Nemici atavici, nemici per l’orgoglio cittadino, nemici domenica sera. Due sponde opposte del Tevere. Lazio e Roma, ma qualcosa le accomuna: lo stadio Olimpico.

 Come riporta ilmessaggero.it, al centro della discussione c’è il prato. Le condizioni di quest’ultimo non soddisfano dirigenti ed allenatori, difficile anche quando c’è bel tempo. Non va il manto erboso e nemmeno il drenaggio, stavolta però, ad onor di cronaca, la colpa non è da affibbiare alla sindaca Raggi…

«L’Olimpico è un disastro – tuonano negli spogliatoi le due società sportive – soprattutto se messo a confronto con i campi da calcio internazionali».

Le due società capitoline si sono così rivolte a chi di competenza, non il Comune di Roma, bensì il CONI che però 10 anni fa, ne affidò la consulenza per il prato dello stadio all’ Università della Tuscia.

Il manto erboso, pavimento di innumerevoli partite, della ricerca dell’ateneo viterbese, o meglio, del professor Francesco Rossini.

Pensare che ricevette addirittura i complimenti da Platini per le caratteristiche, eppure adesso è un vero disastro.

Cosa è successo?

Potremmo provare a rispondere con le innumerevoli partite giocate, la siccita, la pioggia, tirar fuori addirittura il 6 Nazioni.

Poche gare ancora e poi il campionato giungerà all’epilogo…. Adesso Lazio e Roma fanno la voce grossa augurandosi un intervento che dovrebbe assolutamente essere fatto magari per la prossima stagione.

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