Luis Alberto è stato intervistato in esclusiva dal programma ‘Onda Fútbol’, trasmissione radio di Onda Cero.
«Quest’anno ho avuto la fortuna di giocare con continuità e tutto sta andando meglio di come mi sarei immaginato. L’eliminazione dall’Europa League è stata un peccato, dovevamo arrivare almeno fino alla semifinale. Adesso pensiamo solo al campionato, dove il nostro obiettivo è la qualificazione in Champions League. Già in estate sapevamo di avere una rosa competitiva per arrivare nelle posizioni più alte della classifica. La nostra forza è il gruppo, anche chi entra della panchina riesce a dare il suo supporto».
IMPROVVISA RIVELAZIONE
«Sono consapevole di aver fatto un bel salto di qualità, anche se chi mi conosce da anni sa che potevo giocare a questo livello. Ci sono riuscito anche grazie all’aiuto di un professionista e il traguardo che mi ero prefissato a inizio anno (la doppia cifra di gol e assist, ndr) l’ho raggiunto con 7 partite di anticipo. Devo dire che l’aiuto dei compagni è stato fondamentale: si parla tanto di Milinkovic-Savic e di Immobile, ma non bisogna dimenticare Lucas Leiva. Per me è il miglior giocatore della stagione in Serie A. Su Inzaghi? Il primo giorno di ritiro, quest’estate, ho parlato molto col mister e gli dissi che volevo andare via perchè l’anno prima avevo giocato poco, ma lui mi rispose che aveva fiducia in me. Abbiamo discusso e alla fine decisi di fidarmi. Da quel momento lui ha mantenuto la parola fin dalla prima partita. Posso dire che alla fine entrambi siamo rimasti soddisfatti. Il rapporto con Lotito? Tutti sanno che negoziare con lui è un po’ difficile, è un presidente con molto carisma, lotta fino alla fine per il bene del club. Ha il merito di essere riuscito a far uscire la Lazio da una situazione complicata. Per me è importante che la mia famiglia stia bene e qui a Roma ci troviamo molto bene. Se non succedono vicende di calciomercato imprevedibili, la nostra idea è di rimanere qua almeno un altro anno. In estate deciderà il club cosa sarà meglio per tutti».
LA NAZIONALE SPAGNOLA
«Sarà difficile andare al Mondiale, ho la concorrenza di tanti altri grandi giocatori, ma essendo già stato convocato una volta da Lopetegui penso di avere qualche possibilità. Tutti hanno visto la stagione che ho fatto, poi sicuramente il c.t. prenderà la decisione più giusta. Siamo in tanti bravi, ma io ho provato a giocarmi le mie carte. In ogni caso l’importante è che alla fine la Spagna vinca il Mondiale. Giocare in Italia può essere penalizzante, è normale che risaltino di più i giocatori che militano in Spagna o in Premier League, ma se mi hanno convocato vuol dire che hanno visto in me delle potenzialità. I tempi al Liverpool? Ero andato lì perchè mi aveva voluto Brendan Rodgers. Sapevo che il salto del Barcelona B alla Premier League sarebbe stato difficile, ma mi ero adattato e pensavo che avrei potuto avere qualche opportunità in più. Invece non è successo, ma è un’esperienza che mi è servita molto per crescere. Alberto Moreno? È un po’ infastidito perchè non sta giocando molto. Aveva iniziato bene, poi ha avuto un infortunio e ha perso il posto. Cose che capitano nel calcio».