Corsa alla zona Champions League, la Roma domenica sera ha vinto per un solo gol di vantaggio e lo ha fatto tra le ire cagliaritane.

Nel post gara le polemiche non sono certo mancate, almeno due gli episodi “dubbi” contestati dal pubblico e dalla dirigenza sarda.

Tre le occasioni in cui alla Sardegna Arena la compagine rossoblu, ha fatto tremare la difesa giallorossa dimostrando di non essere arrendevoli e di voler assolutamente rimanere in Serie A.

A fine partita il Cagliari ha polemizzato le decisioni prese dall’arbitro e recriminato su un calcio di rigore che non gli è stato concesso.

Sarà piovuto dal cielo il solito “aiutino” alla squadra di Pallotta? Non ci esprimiamo in merito, ci limitiamo però a riportare quanto accaduto.

Imputato l’arbitro Di Bello per non aver fischiato un netto penalty per il contatto evidente in area tra Gerson e Deiola.

Al termine della partita alla Sardegna Arena, ai microfoni è intervenuto il dg dei sardi Mario Passetti che ha esternato il suo malcontento senza mezzi termini:

«C’è amarezza perché il VAR non è stato nemmeno preso in considerazione, è un peccato non usare uno strumento in grado di sciogliere tutti i dubbi: quello su Deiola era rigore, il giocatore mi ha assicurato di essere stato toccato da Gerson. Noi ci stiamo giocando la vita, serve rispetto!».

Poi ha parlato Deiola,  proprio il diretto interessato nell’azione appunto presa in dubbio:

«Gerson mi ha toccato da dietro proprio quando stavo per calciare, per me è rigore. L’arbitro Di Bello non ha nemmeno preso in considerazione le nostre proteste».

Come ormai abbiamo imparato, le polemiche e le proteste, serviranno praticamente a nulla!

 

 

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