I laziali sono combattenti per natura, contro il destino avverso, le angherie arbitrali. I laziali sono guerrieri e quale poteva essere l’epilogo più adatto per i guerrieri se non quello di giocarsela fino all’ultima battaglia?

Se il campionato finisse oggi, tutto sarebbe perfetto, ma mancano ancora due domeniche e poi il sogno o si raggiunge, o ti affossa.

La rete di Barrow, la partita stregata a Cagliari, l’Inter che asfalta l’Udinese. Riepilogo di un turno di Serie A da cardiopalma.

I laziali però erano lì. Nonostante la stanchezza degli undici in campo, nonostante assenze pesanti. Luis Alberto spinge finché può e poi si arrende aggiungendosi ad una “lista infermeria” che fa sobbalzare e ti fa dire:” Ammazza che iella!”

Un anno vissuto a duemila, iniziato con il pareggio casalingo contro la Spal sì, ma che era stato preceduto dalla vittoria della Supercoppa contro la Juventus pochi giorni prima. E allora quel pareggio passa in cavalleria, si dimentica presto vedendo cosa ha saputo creare Inzaghi, l’ennesima magia.

Luiz Felipe Ramos, Luis Alberto… Le due sorprese più grandi, quelli che non sono tra i “soliti noti”. Un altro merito va al mister: aver premiato questi due ragazzi con la fiducia!

Un’annata a duemila che sembra rallentare proprio ad un passo dal sogno.

Signori miei, ci sarà ancora da combattere!

L’Atalanta ti fa correre, ti porta in giro per il campo e forse una volta la Lazio ha avuto una partenza sbagliata. Solo il Napoli aveva messo i biancocelesti tanto in agonia. Da sportivi dobbiamo riconoscere merito ai bergamaschi senza però togliere nulla alla compagine capitolina. La Lazio è affamata di gol, lo cerca, ma la squadra di Gasperini arriva sempre un secondo prima.

Strakosha tiene in bilico i biancocelesti tra il terzo ed il quinto posto, sospesi in un limbo dove tutto deve ancora accadere.

Parolo, Radu, Immobile, poi Luis Alberto, poi Luiz Felipe squalificato. Non poteva cadere peggio! Inzaghi dovrà razionalizzare per la trasferta di Crotone, squadra che ha un obiettivo, come noi, come l’Atalanta, forse un obiettivo che a sentirsi ha un eco ancora più ridondante: non retrocedere!

I laziali sono combattenti per natura ed è il momento di lottare sul serio, fino all’ultimo minuto!

 

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