I campionati sono decisi a tavolino? Decisi nei salotti calcistici del Coni, AIA e compagnia cantando? Noi non siamo “complottisti”, ma non si può negare l’evidenza.
Siamo stati danneggiati, derubati di un terzo posto che, togliendo le defaillance arbitrali, adesso sarebbe stato nostro.
Non possiamo cadere al quinto posto, non dopo le scorrettezze che abbiamo dovuto digerire a forza per la solita retorica del “quel che è stato , è stato”
È ora che prendiamo ciò che c’è dovuto: un posto sul treno Champions League e che ci sia data la possibilità di meritarlo o no solamente nell’Europa che conta.
Questa stagione ha rasentato il fondo, siamo stati pubblico nel teatro dell’assurdo che pian piano si compiva davanti ai nostri occhi.
Massacrati da scelte arbitrali scellerate, insensate, folli.
Una “truffa legalizzata” verso noi laziali, consumatori prima di ogni altra cosa, noi che paghiamo la Pay TV, che compriamo i biglietti per lo stadio, andiamo in trasferta.
Gol di mano che al San Siro è diventato regolare nonostante lo stesso Cutrone tempo dopo chiese scusa ad Inzaghi. Un rosso a Ciro Immobile, un rigore concesso in extremis alla Fiorentina per un contatto in area inesistente da parte di Caicedo su un calciatore viola. Un rosso Murgia ed ancora al Franchi siamo stati più forti del nostro destino, dell’arbitraggio perverso.
Signori miei, siamo stati derubati, senza piagnisteo, senza “complottismo”, sbattendo in faccia a tutti solamente la verità.
Esistono atti giudiziari, esistono dossier ed esiste qualche avvocato che se ne occuperà , che finalmente metterà i responsabili davanti alle loro malefatte.
Per carità, qualche errore è stato nostro, qualche sconfitta ce la siamo meritati, nessuno qui parla di scudetto “rubato”, ma di una posizione che ad ora dovremmo avere già assicurata. Un posto meritato in Champions League!
Diaconale, portavoce di Lotito, ha tuonato svariate volte, ma serve che la società mandi un segnale forte e pubblico.
“Potevamo far meglio quella volta”… E frasi del genere sono solo inutili chiacchiere, l’unica colpa da imputare alla squadra di Inzaghi è la debacle assurda a Salisburgo. Per il resto non dobbiamo rimuginare su niente!
Adesso è facile parlare dell’ Inter, inutile farsi venire il fegato grosso, il Sassuolo non ha più nulla da chiedere a questo campionato, si gode la salvezza e forse si scanserà anche. Il Crotone invece è un’altra storia, darà battaglia, non sarà né mite, né arrendevole. Però, lo dico senza snobismo alcuno: è pur sempre il Crotone. Una compagine tignosa sì, ma che lotta per non retrocedere contro la Lazio che lotta per approdare in Champions League.
Siamo ancora qua, non ci siamo piegati al destino o a chissà quale strano “disegno”.
Non abbiamo ricevuto “aiutini”, nessuna ombra, forse alla fine davvero conta questo, ovvero l’onestà di chi è sempre sceso in campo per giocarla senza predisposizioni a tavolino, sapendo di non poter affidarsi a nessuno .
Nessuno ha nulla da imputare alla Lazio, nessun gol di mano miracolosamente diventato regolare, penalty piovuti dal cielo in extremis…. Forse il vero valore è proprio questo, penso tra me e me.
Forse è proprio questo il bello dell’essere laziali: soli contro tutti!