Far parlare Radja Nainggolan in pubblico non è mai una buona idea, di inenarrabili castonerie ne ha dette e fatte in quantità industriale. Chiariamo che il mio non è falso bigottismo, ma un atleta peraltro strapagato da una società calcistica che non milita proprio in Lega Pro, non è una buona pubblicità alla sponsorizzazione del mondo del pallone e le sue abitudini.

 Quando sei un personaggio pubblico, vivi di riflettori e di attenzioni spasmodiche da parte del pubblico, esiste però il rovescio della medaglia che non è cosa da poco.

Iniziamo dalla prima dichiarazione del Ninja che mi ha veramente indispettito in un’intervista ai microfoni di Hln.be

CALCIATORI GAY

«Non lo rivelano, si vergognano. Oggi saresti finito. In questo mondo se ci fosse qualcuno che è davvero gay non si sentirebbe a proprio agio, perché il calcio è noto per le belle donne».

Il vergognarsi è una vergogna stessa nel portare avanti luoghi comuni da provinciali che, come dichiarato dal Ninja, non fanno sentire a proprio agio un calciatore non per il mancato talento, ma per le preferenze sessuali. Il calcio è famoso per le belle donne? Io ricordavo lo fosse per i trofei, risultati, ingaggi…

Trofei che con la Roma non ha alzato e forse non sa nemmeno che esistono. La vera essenza di Naingollan non  è quella dell’ uomo di mondo, ma di un piccolo provinciale che nel 2018 crede che un giocatore debba sentirsi a disagio se gay.

VITA PRIVATA

«Tutte le donne mi vogliono, me lo fanno vedere davanti agli occhi. A volte è difficile dire di no. Anche se sono sposato? Non dico certo di essere un angelo… L’unica cosa importante è che non deve uscire nulla».

Diciamolo in tutta franchezza: Radja ha donne che gli corrono dietro solamente perché ha una barca di soldi ed è famoso. Sono sicura che se lo vedessero camminare per la propria città, tutte le donne di cui si vanta, non lo noterebbero neanche. O forse sì, in quanto sembra uscito da un manga giapponese.

Vita coniugale? E se il cornuto fosse lui? In fin dei conti è sempre l’ultimo a sapere le cose.

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