Ho seguito la partita Arsenal-Lazio sul mio costoso canale Pay TV, inutile specificare di quale emittente sto parlando, diciamo che l’abbonamento a questa, costa in pratica come due abbonamenti adulti più uno bambino allo stadio.

Ho aspettato un pochinino, ho riflettuto prima di scrivere e mi sono chiesta cosa mi ha lasciato davvero questa gara.

Partiamo dal risultato: non buono, ma c’è da salvare il salvabile? Il tabellone non tiene conto della giocata micidiale di Alberto, una traversa che poteva diventare magia e tutte le altre cose fatte dallo spagnolo.
Per il nostro Luis è stato l’esordio con la maglia che pesa: la 10.
Afflitto anche lui dalla maledizione del “cambio”? Non sembrerebbe affatto, anzi…La classe non è acqua, la classe è 10!

MADONNA CHE “CAICEDO”

Felipao fa il solito “Caicedo” e floppa in due occasioni clamorosamente, occasioni che forse, quelli un pochino più allenati tra di noi, non avrebbero sbagliato.
Un pesce fuor d’acqua, sarà chiaro alla società che serve un attaccante e che Wesley non è l’unico al mondo? Non è che perso uno allora “abbandoniamo il mercato che tanto che ci frega!”, tanto abbiamo Felipao. Eh no! Non funziona così, non funziona proprio! 
Per un altro anno ci dovrà venire il fegato grosso?

IL RITORNO DEL GIGANTE

Torna in campo la Milinkocrazia. Vederlo giocare ti fa sognare rosei scenari per la Lazio, certo lo sguardo non deve arrivare quel passetto più avanti dove Felipao te li distrugge, ma dove c’è Sergione è tutto più bello.
Dapprima ci fu lo United, poi la Juventus, poi il Barcellona, poi il Real Madrid, adesso è un derby nostrano: Milan/ Inter.
Ma la finiranno mai di scrivere corbellerie? L’offerta ufficiale non è arrivata, vade retro “gufi”, Milinkovic adesso è solo nostro!

FACCE NUOVE

Non ho ancora accettato del tutto il “Felipe se n’è andato e non ritorna più”, lacrimuccia e pausa drammatica, ma the show must go on….e così, con occhio bonario ho seguito l’esordio del “new Pipe”, cioè Joaquin Correa.
Il ragazzino ha qualcosa da dire anche in soli 20 minuti.
È arrivato il “bulletto” del quartiere che bullizza con i dribbling, proprio tra i suoi piedi nascono le migliori giocate sul calare del match.
Lampi di bel calcio….il buongiorno si vede dal mattino ed ecco spiegato perché non è proprio a prezzo outlet! Forza Tucu carica!

Tra le facce nuove, troviamo anche Riza Durmisi colui che figura tra quelli che hanno aperto ufficialmente il calciomercato biancoceleste.
Entra per sostituire il capitano dal grande cuore perché, ce ne fossero 11 di Lulic in campo e se dite il contrario non avete notato che tutto nasceva dalla fascia di sua pertinenza, comunque stavo parlando di Durmisi.
Mette in luce la sua natura, quella di terzino offensivo, proprio nella costruzione votata all’attacco infatti, Riza si esprime al meglio.
In difesa? Lasciatelo lavorare….ci stupirà, il ragazzo ci stupirà. Che sono diventata Nainggolan e faccio profezie? Magari io ci prendo.

RADU DA BAR..

Si era calmato ultimamente Stefan Radu, era tempo infatti che non ci regalava qualche scintilla degna dei peggiori bar di Caracas.
Uno dei momenti più suggestivi è stato sicuramente lo scontro tra i due ex compagni.
Lichtsteiner vs Radu.
L’ex biancoceleste svizzerone, si è reso protagonista di un gesto antisportivo ed ha rifilato una gomitata proprio al rumeno.
“Cerchi rogna”… Stefan infatti, non ha preso bene il gesto ed ha prontamente risposto:
«Sei un c*******e».
Grande Radu!

VECCHIE CONOSCENZE

Dusan è ora di dire “basta” e non per comunicare interamente il tuo nome! È arrivato il momento di ammettere che non ha più tanto da dire alla causa. Sono una bastardognola? Può darsi, ma dove nasce il primo gol dell’Arsenal?

Parolo ed il piccolo Murgia, che tanto è stato criticato, sono stati tra i “migliori bis in campo”, li definisco così perché ovviamente eravamo presi dalle facce nuove…

Leiva, quanto è forte Leiva, non è stato il miglior Lucas, ma noi gli perdoniamo tutto!

UNO È ACERBI, L’ALTRO È “ACERBO”

Uno è Francesco Acerbi che se la comanda in retroguardia, l’altro è il solito “Wally combina guai” e cioè Fortuna Wallace.
Inzaghi punta su di lui ed inizialmente lascia fuori il fido scudiero Luiz Felipe, fa qualcosa di buono intervallato dalle solite c******e alle quali siamo abituati.
«Eccolo che scivola»
E proprio in scivolata ne stava per combinare un’altra delle sue, un passaggio inoffensivo poteva trasformarsi in un sanguinoso pallone per “tutto fa Proto”, ah sì, c’era anche Silvio Proto.
In quanto Wallace si è contraddistinto in campo?
Tutto ciò accadeva in meno di 5 minuti.
Adesso chiedete ancora perché non ha mercato!

QUI LO

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