Torniamo a parlare dei cosiddetti “titolari silenti”, ovvero quei calciatori che regalano assenze rumorose e, parlando in ottica invernale, ce ne sono due in eterno ballottaggio.
La lista è composta da 25 nomi e si potrà modificare solamente prima della sessione del mercato di riparazione in gennaio.
Ci sono però da fare dei tagli al personale e qualcuno, per forza di cose, verrà escluso. Chi sono i protagonisti di questa competizione, o che potrebbe diventare tale, interna?
Jordan Lukaku è molto amato da buona parte della tifoseria laziale, nonostante la stazza però, è caduto nella spirale degli infortuni continui e si è guadagnato lo status da calciatore di cristallo e l’etichetta “fragile”.
Ha sempre alternato corsa e forza fisica a presenze sciatte, i due volti della luna, ma che giocatore è davvero?
Uno che può fare il suo percorso più che dignitoso, uno che quando è al top non lo ferma nessuno.
Gli esami svolti nella clinica romana Paideia hanno fornito esiti confortanti ed il belga è pronto per riaffacciarsi in campo.
Simone Inzaghi potrebbe riabbracciare il terzo innesto sulla fascia per interscambiare a proprio piacimento Jordan, Durmisi e Lulic.
La tendinopatia al ginocchio che è diventata una specie di “calvario”, ha fatto sì che fosse Lukaku il grande assente dalla prima lista dei 25 convocati consegnata alla Lega Serie A.
Eh sì, perché vista la condizione non al top, il mister ha deciso di puntare su calciatori “integri”.
Detta male? Il concetto era questo anche se espresso in modo cinico.
Perché ho usato poc’anzi il termine “prima lista”?
Perché il regolamento non è così severa come sembra, grazie ad alcune postille infatti, ogni club in Serie A può avvalersi del cambio, per una sola volta in stagione, di due calciatori in rosa, portiere escludendo.
Questo fa sorridere Jordan che ha ancora una grande occasione per il suo reintegro pirotecnico, come solo lui sa fare, di “ritorno” però se ne parlerà solamente tra qualche mese e cioè prima della riapertura delle liste per la finestra di mercato invernale.
Ma se uno ci spera, Dusan potrebbe dire “basta”.
I due hanno vissuto un lungo ballottaggio, alla fine l’aveva spuntata la chioma bionda, ma, se le voci venissero confermate, l’addio di Dusy con la relativa cessione, è fissato per gennaio.
Arrivò nel 2014 con in dote buone performances in tantissime gare, poche sbavature, ma il tempo passa ed il serbo è stato messo in ombra dall’ascesa, per qualcuno incomprensibile, di Adam Marusic.
Da titolarissimo a sostituto del “nuovo che avanza”, ma ogni tanto l’usato garantito non è cosa buona e giusta?
Defilandosi sempre più in panchina, è finito ai margini del rettangolo verde per essere chiamato in causa in modo sporadico.
Anche il suo percorso è stato costellato da infortuni ultimamente, alla fine era uscito dai corridoi infiniti di Paideia, eppure di lui ne abbiamo quasi perso le tracce.
Grandi polmoni, resistenza e tanti chilometri macinati su e giù per il campo, è davvero ora di dire “basta” ?
Da una parte c’è Jordan ancora non scoperto interamente nel pieno del suo valore, dall’altra invece c’è Dusan che dovrebbe essere “riscoperto”.
Diversi fisicamente, diverse età, diverse fisicità, li mandiamo al televoto: per chi si chiuderanno i cancelli di Formello?