Nella seconda partita di Europa League la Lazio gioca a Francoforte ed il risultato finale è di 4-1 , l’unica marcatura biancoceleste è di Parolo.

Inzaghi cambia 5 effettivi rispetto gli uomini che hanno danzato al derby, Proto in porta , Wallace prende il posto di Caceres , Basta e Durmisi sulle corsie e Correa a dar manforte ad Immobile costretto a giocare per via delle condizioni influenzali di Caicedo.

Stadio da Champions quello dell’ Eintracht Francoforte, scenografia da brividi ed esaurito in ogni ordine di posto, circa 800 i temerari biancocelesti in terra teutonica a sostenere le aquile laziali.

Parte subito forte la squadra di casa che dopo 50 secondi usufruisce già del primo corner, l’inerzia dei primi minuti non lascia scampo alla Lazio che soccombe al minuto numero 4^, da un corner battuto da De Guzman, ex Napoli, la solita “indifesa” della Lazio si fa trovare scoperta sulle marcature, Da Costa sfugge a Leiva e segna abbastanza indisturbato.

Gli uomini di Inzaghi si trovano sotto in un ambiente ostile ma hanno subito una reazione, Immobile tira da fuori area dopo una percussione personale ma il portiere la devia in corner.

I capitolini prendono il possesso del pallone e coraggiosamente provano a fornire una prova di carattere, si cerca di innescare di sovente le fasce, soprattutto quella di Durmisi che però dopo 17^ minuti deve abbandonare il campo per un brutto infortunio ad un braccio causato da un fallo, al suo posto entra Lulic.

Il gol del pareggio biancoceleste sembra essere nell’aria, ed allora al 22^ Leiva intercetta una palla con l’Eintracht malmesso, il brasiliano serve Immobile che s’invola guadagnando campo, intuizione per Correa che apre il turbo sulla sinistra e dal fondo fornisce un ottimo assist per l’accorrente Parolo, gol ed 1-1.

Ma la Lazio di questi tempi è davvero molto allegra e leggera e dopo pochissimo, al 27^ una serie di batti ribatti persi dai difensori laziali ed una definitiva palla regalata da Leiva a Gacinovic permette il cross di quest’ultimo a Kostic che indisturbato tira una sassata alle spalle di Proto, raddoppio del Francoforte.

Inizia il Basta show dapprima ammonito e poi espulso sul finale di primo tempo quando la squadra era tutta sbilanciata in cerca del pareggio, Lazio che rientra negli spogliatoi in 10 e sotto di un gol.

Riparte il secondo tempo con la squadra di Inzaghi sbilanciata all’attacco nonostante l’inferiorità numerica, il gol che di fatto chiude la partita lo segna subito L’Eintracht, al 51^ minuto dopo una palla persa da Lulic la squadra si trova totalmente fuori coperture, Acerbi liscia l’anticipo e si apre una prateria per i giocatori di casa che ed il contropiede termina con la rete di pallonetto di Jovic.

Piove sul bagnato, anzi grandina, e Correa commette un fallo stupido al centrocampo, di fatto non sarebbe da espulsione ma la dinamica induce l’arbitro a sbattere fuori dal terreno di gara anche Correa, Lazio in 9 e sotto di due gol.

Non c’è più nulla da commentare di una squadra che gioca in 9 contro 11, l’Eintracht si accontenta e lascia sfogo alle leggere folate dei biancocelesti che chiaramente non riescono mai a pungere, il gol del 4-1 di Da Costa arriva sul finale quando gli 8 rimasti in campo erano stremati.

Sconfitta ancora una volta la Lazio, la seconda consecutiva dopo il derby, fortunatamente il Marsiglia ha pareggiato 2-2 contro l’Apollon Limasson, il che certifica che questi ciprioti sono una squadra temibile, un bene dunque per la classifica della Lazio che in Europa League resta seconda nonostante la debacle in terra tedesca.

Esordisce Berisha, ottima medicina per una squadra che ha bisogno come il pane di alternative tecniche, Dusan Basta non ha più i tempi di reazione fisica per giocare a certi livelli, la sua testa ragione come il buonissimo giocatore che fu, ma le gambe non girano e si fa buttare fuori con un doppio cartellino da pivello.

Correa si lascia prendere dalla frenesia e dalla frustrazione, un fallo cosi da dietro senza var è rosso in tutta Europa.

Inzaghi dovrebbe cominciare a dire le cose come stanno, sulla fascia destra Tare non è intervenuto e giochiamo in costante ansia, anche per questo bisognerebbe prendere in seria considerazione un cambio modulo al più presto, abbiamo le partite contate se si vuole giocare a certi livelli non si deve più sbagliare.

Domenica c’è la Fiorentina, non esiste altro risultato che la vittoria che non servirà a ripulire i 7 gol presi in 2 partite, ma solo a prendere un piccola medicina che occorre alla lenta guarigione di una squadra che, esclusa la vittoria netta contro il Genoa, stenta a ritrovare le trame di gioco che lo scorso anno l’hanno incoronata a detta di tutti la squadra che ha giocato il miglior calcio assieme all’Atalanta.

FORZA LAZIO SEMPRE, SOLI CONTRO TUTTI
PAURA MAI, AVANTI LAZIO!!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *