LONDRA: Mentre la stampa Italiana, soprattutto romana, sembra tacere lasciando scorrere distrattamente una voce alla TV, quella inglese lancia la bomba. Un terzo tifoso romanista è stato arrestato per la brutale aggressione nei confronti di Sean Cox.
Il passato non si dimentica, allora non è nemmeno passato. Non è passata la notte da incubo di Liverpool, non è passata nella mente e non è passata per la famiglia del tifoso coinvolto nel tragico episodio di violenza brutale, efferrata e stupida.
Invece di far festa per una volta che sono arrivati ad un traguardo, seppur non è vittoria, loro pensano a fare la guerra.
E si sa, i trascorsi della tifoseria giallorossa in Inghilterra sono storia nota, ma nessuno si è mai preoccupato di vietare ogni qualsivoglia trasferta perché, in Italia, è assai più grave un adesivo o una manina destra alzata.
E non sto difendendo nessuna delle due cose seppur “stupide” davanti ad una tragedia di tale portata. Una tragedia che dovrebbe far eco, rumore, dov’è la stampa nostrana?
È la moglie di Sean Cox a parlare allora, a far rumore:
«Andrò al processo, voglio vederlo in faccia. Andrò con mio figlio. Sean avrebbe fatto lo stesso per me. Sappiamo che mio marito non sarà mai più la stessa persona, ma continuiamo a lottare. Per noi è stato un evento catastrofico che ci ha cambiato la vita. Sean vede doppio, a volte triplo, non riesce a parlare ma capisce tutto. Ha la parte destra del corpo paralizzata»
Il procedimento inizierà giovedì presso la Preston Crown Court, intanto, come scritto poc’anzi, non è mancato l’ultimo colpo di scena.
Chi deve pagare, che paghi fino all’ultimo centesimo, fino all’ultimo colpevole: lo scontro dell’ Anfield Arena ha visto un terzo protagonista dell’ abominevole atto doloso.
Lunedì sera nella capitale, è stato tratto in arresto un altro supporters giallorosso, un trentenne accusato di aver preso parte al pestaggio. Ovviamente, la notizia è stata resa nota dai media britannici.
Il processo inizierà da Filippo Lombardi, uno dei due ultras già detenuti in Inghilterra, l’altro, Daniele Sciuscio è stato condannato ad una pena di due anni e mezzo per aver partecipato allo scontro dichiarandosi innocente con l’ammissione di essersi trovato coinvolto nell’incidente.
Eusebio Di Francesco, tu che eri indignato e sfoggiavi la maglia di Anna Frank, tu che avevi tuo figlio che esultava col saluto romano, perché stavolta non parli?
Bruno Vespa, visto che ce li hai fracassati pesantemente per due figurine, perché non fai uno speciale di “Porta a Porta”?
Perché James Pallotta non omaggia con un mazzo di fiori nessuno?
Messaggero che sbatti in prima pagina il nome di Gabriele Sandri per vendere, perché non ci piazzi quello di Sean Cox ed i suoi carnefici?
Bastano le parole della moglie di Sean Cox, rimasto per metà del corpo paralizzato dopo che quelli lo hanno accerchiato in 20 e preso a cinghiate.
Per quanto ci riguarda a causa di 10 idioti che hanno attaccato degli stickers sono dovuti intervenire il Papa e Mattarella….per questo scempio tutto tace.
Giornalista che fai “figli e figliastri”, negli stadi il problema non è la violenza, ma 4 figurine!