La Lazio perde in casa 3-0 contro l’Inter la decima gara del massimo campionato di calcio italiano.

C’è la giusta motivazione per giocare una partita con il coltello tra i denti, si dovrebbe vendicare il furto dell’ingresso in Champions dell’Inter nella scorsa stagione calcistica proprio ai danni dei biancocelesti , quando il 20 maggio scorso i nerazzurri scipparono la possibilità alla Lazio di partecipare alla competizione più importante del mondo con una vittoria tutt’altro che limpida.

Inzaghi schiera il modulo di gioco 3/5/2 che tanto bene aveva fatto a Marsiglia, Badelj sostituisce l’infortunato Leiva, Marusic torna titolare nonostante le buone prestazioni prima di Patric contro il Parma e poi di Caceres contro il Marsiglia, in avanti Caicedo con Immobile, Luiz Felipe Ramos si riprende il posto da centrale di destra.

La gara dei biancocelesti parte subito con delle lacune mentali e, nonostante un leggero predominio nel possesso della palla, è dell’Inter la prima occasione da gol quando Badelj perde una palla sanguinosa nella zona nevralgica del campo e Perisic va vicino al gol con un diagonale potente.

Quella che gioca contro l’Inter è una squadra rassegnata che già sa che perderà, lo dimostra il fatto che dopo l’unica opportunità creata da Immobile, una bella incursione in verticale che però l’attaccante della Lazio spedisce fuori, la squadra biancoceleste esce dalla gara consegnandosi ai nerazzurri in tutte le zone del campo.

AL 27^ del primo tempo di fatto la squadra di Inzaghi depone le armi, un’azione insistita dell’Inter sulla destra permette un cross di Politano che trova il petto di Perisic dopo che Marusic ha sbagliato il tempo dell’intervento , la palla arriva a Vecino che serve Icardi indisturbato nell’area piccola, l’argentino batte comodo Strakosha.

Dopo l’infortunio di Badelj costretto ad uscire, al suo posto Cataldi, l’inter trova il raddoppio con un gran gol di Brozovic, il giocatore nerazzurro è stato lasciato tirare senza resistenza dal limite dell’area di rigore sugli sviluppi di un corner, grande botta che si insacca all’angolino destro di un incolpevole Strakosha, 2-0 e fine primo tempo.

Nel frattempo che aspettiamo ancora di vedere una manovra degna di nota della Lazio, l’Inter s’impossessa fisicamente e tatticamente di tutto il campo, e non offre sbocchi agli uomini in biancoceleste.

Due piccoli sussulti che potrebbero riaprire la gara, il primo sulla punizione di Cataldi al 47^, ma Handanovic para la palla in maniera ordinaria, il secondo su una botta di Marusic che da destra tira sul palo del portiere ma l’estremo difensore nerazzurro non si lascia uccellare.

Inevitabilmente arriva il terzo gol dell’Inter in contropiede, ancora Icardi a dimostrare la sua grande statura da bomber, finta che manda fuori giri Lulic e tiro di sinistro che fa secco Strakosha, gioco partita incontro.

Una Lazio ancora in balia del suo complesso d’inferiorità e rispetto eccessivo per le grandi squadre italiane, in un momento dove la gara era da riprendere Inzaghi opera un cambio di mantenimento, Caicedo per Correa, quest’ultimo dimostra di avere gamba e meriterebbe maggiore minutaggio.

L’assenza di Leiva rende questo centrocampo fragile e spaesato, in definitiva è bastata una squadra accorta e messa bene in campo per cancellare le velleità di vendetta sportiva della Lazio.

Dopo che Marusic era passato in terza fascia, giustamente, riprende la titolarità della stessa senza alcun motivo, Patric e Caceres gli sono superiori in questo momento, Adam lo vedo più incisivo a partita in corso con la gamba fresca.

Non succede nulla, nessun dramma, siamo li al quarto posto, a questo punto dobbiamo obbligatoriamente continuare a vincere con le piccole fin quando non diventeremo grandi nel modo di ragionare.

FORZA LAZIO SEMPRE, SOLI CONTRO TUTTI

PAURA MAI, AVANTI LAZIO!

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