Lazio-Milan: un anno fa proprio questa partita fu il punto di svolta per il piccolo Ramos da Formello, Luiz Felipe infatti passò dall’essere uno dei tanti invisibili ad essere uno dei pochi inamovibili.

Esordì proprio contro i rossoneri, una crescita sorprendente notata anche da Mancini che lo ha chiamato a Coverciano.

Un anno o poco più, Luiz Felipe si ritroverà al punto di partenza, stavolta però porterà con sé un bagaglio molto più pesante.
Bastarono 10 minuti gentile concessione di Inzaghi, 10 minuti e fine match, 4-1 per la Lazio rimarcava il tabellone.
“Ma che è entrato a fare?”
Domanda che c’eravamo fatti forse un pò tutti, io che ho sempre da polemizzare sicuramente.
“Ma che è entrato a fare?”.
Strano chiederlo adesso, ma proprio 10 minuti sono stati la sua fortuna e la rampa di scale per salire le gerarchie facendo fuori i due compagni di reparto Wallace e Bastos.
Chi dorme non piglia pesci, all’improvviso uno sconosciuto, altro che bolliamo con il regal titolo di “panchinaro alla Salernitana”, si è preso le luci della ribalta.

Inzaghi gli fece un regalino: 10 minuti come ricompensa per l’impegno ad Auronzo.
Eh… Forse  Alessandro Rossi sogna di essere il prossimo Luiz o il prossimo Strakosha…a Salerno c’è passato pure lui .

Trovato da Tare in chissà quale angolo sperduto del Brasile per la modica cifra di 500 mila euro, fu preso e girato alla Salernitana nel più assoluto buio.

Durante il ritiro di Auronzo però, il giovane capì che doveva giocarsi il tutto per tutto, la tigna ce l’ha e proprio il carattere volitivo gli fece guadagnare quella che all’inizio sembrò solo una piccolissima chance: 10 minuti.

Da 14 mesi a questa parte, Luiz Felipe è diventato sempre più pilastro della retroguardia biancoceleste, dopo la partenza di De Vrij e l’arrivo di Acerbi, il suo ruolo ha continuato ad avere contorni ben definiti.
La società punta tutto su di lui e non ne fa mistero, il suo contratto infatti è stato immediatamente prolungato sino al 2022.
E chissà che a Formello non ci sia un altro calciatore insignito della maglia italiana.

Tutto è iniziato per 10 minuti apparentemente insignificanti.
Ce ne saranno sicuramente migliaia come o addirittura migliori di lui in giro, questo è normale, qualcuno avrà ancora da obiettare sui soliti acquisti di Tare….ma una cosa Luiz Felipe possiede e nessuno può portargliela via.
Il piccolo Ramos, omonimo del ben più blasonato Ramos “galactico”, ha capito che non bisogna lasciare che un sogno faccia tutta la strada da solo.
Bisogna lavorare tanto affinché si possa dire di averlo visto almeno da vicino.
10 minuti, Lazio- Milan e tutto è cominciato!

 

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