Soggetti smarriti, ma non quelli di Piero Pelù, ma quelli di Claudione Lotito. Perché quando si fa calciomercato qualche colpo lo perdi, Morrison in Inghilterra ad esempio, però non guardiamo al passato, dopotutto anno nuovo vita nuova.
Andiamo ai giorni moderni.
In estate avevano fatto capoccetta a Formello parecchi giocatori, qualcuno aveva fatto discutere non poco, altri avevano entusiasmato la piazza, un altro era arrivato con le grandi speranze in tasca e poi c’erano le incognite.
Insomma, un file strapieno di roba.
Correa, Durmisi i veri punti di domanda, mentre Badelj e Berisha avevano entusiasmato la piazza nel fracasso delle fanfare.
I due però ad oggi sono stati giudicati deludenti rispetto alle aspettative, ma perché? Per le gerarchie tanto care al mister che tendono ad escluderli, o perché realmente sono inferiori a ciò che si diceva su di loro?
Il vicecampione del mondo Milan Badelj, paga dazio per non poter godere della luce dei riflettori tutta per sé. Leiva giganteggia in reparto, i due sono molto diversi tra loro perché, se il brasiliano atipico ha doti da schiacciasassi, il croato invece è un centrocampista molto più simile all’ex capitano Biglia. Estremamente tecnico, ma estremamente lento.
Nel ruolo da regista Inzaghi gli ha preferito Parolo e sembra che l’impiego di Milan sia necessario solo in caso di totale emergenza.
Ingiusto, penso io, ma forse il croato non è ciò che serve alla Lazio ed al suo schieramento, mentre con la Fiorentina, scacchiere tattico differente, viveva il ruolo da primadonna.
Valon Berisha invece era stato ammirato a Salisburgo, tra le fila biancocelesti oltre la partita del Tardini, sta vivendo un periodo di buio.
Dall’infortunio, alla continua panchina, al poco minutaggio.
Parolo pare aver siglato un patto di sangue e non abbandona la maglia titolare, Milinkovic è intoccabile e…..ed il kosovaro nato a Malmø non trova spazio.
Appena 5 presenze, una bocciatura in piena regola.
In questo immenso file di “grandi colpi” andati a vuoto, c’è anche Riza Durmisi.
Qualcuno un po’ cattivella potrebbe dire: “meno male che non lo si vede”.
Il calciatore avrebbe dovuto essere il nuovo low cost che premiava il fiuto di Igli Tare, invece ha deluso e non poco.
Dalla Danimarca arriva un’ammissione, che sta rimbalzando sul web, fatta dallo stesso calciatore:
«Ho usato troppi antidolorifici e l’ho pagata».
Cosa avrà voluto dire?
Parole che hanno lasciato di stucco, antecedenti al suo trasferimento in casa Lazio.
Nonostante i suoi 25 anni, la carriera di Durmisi è stata costellata da infortuni, “è fracico” qualcuno esclamerebbe.
Bene, eccesso di farmaci ed ecco che un altro contro si aggiunge alla lista di Riza.
Un calciatore comprato ed una probabile bufala, arrivato mezzo rotto….Vedi, caro Lotito, poco pagare poco valere.
Non è una legge scritta sulla pietra, ma ogni tanto il fiuto di Tare tuo fido scudiero, fa cilecca.
A proposito di giocatori “mezzi mezzi”.
Il discorso è differente per Badelj e Berisha arrivati in biancoceleste godendo di ottima salute.
Dopo le fatiche del Mondiale però, il croato ha sofferto di piccoli acciacchi, Valon dapprima l’infortunio e poi la ricaduta.
È arrivato il tempo della rivincita dei soggetti smarriti, anche perché se il mercato di gennaio fosse inconcludente, sarebbero loro 3 a dover ricoprire il ruolo degli “acquisti importanti”.
Meglio tardi che mai, davanti si apre il portone del girone di ritorno in campionato, la Coppa Italia e la possibilità di continuare il percorso europeo. Nulla è perduto, ma è ora di darsi una svegliata!