Se avessimo giocato contro il Valencia, mi sarei tanto voluta togliere lo sfizio di assaggiare la famosa “paella Valenciana”. Eh sì, perché quando andai a Madrid, secondo me la città più bella del mondo, mi dicevano che la vera paella non era quella che stavo mangiando, la vera paella era la “Valenciana”.
Chiusa la parentesi Masterchef Spagna, rido e scherzo però giovedì sarà il Siviglia, Sevilla per essere precisi, l’euroavversaria della Lazio.
Preoccupati? Forse un po’, ma Salisburgo ha insegnato che non è sempre la favorita sulla carta a vincere.
Sedicesimi di Europa League: giovedì le luci si accenderanno sull’Olimico, mentre il 20 febbraio si giocherà allo stadio Ramòn Sanchez Pzjuan. E fin qui ho dato tutte le info necessarie.
UNA QUESTIONE TRA EX
Parlando della sfida tra Lazio e Sevilla, non possiamo non menzionare una sfilata di ex e neanche da poco: Immobile, Alberto, Correa.
Ex della nostra Serie A, il calciatore più pericoloso della compagine spagnola guidata da Pablo Manchin è una vecchia conoscenza del campionato nostrano: André Silva. Non vi convinceva a Milano? Beh, sappiate che nella ridente Andalusia il giocatore è risorto dalle proprie ceneri dispensando gol ed assist a destra, sinistra, centro. Politically correct!
COME GIOCANO QUESTI SPAGNOLI?
Iniziamo col dire che il Sevilla, club più antico di Spagna, non è che se la passi proprio male in Liga anzi, si potrebbe tranquillamente affermare che se la batte per lo scudetto o giù di lì.
Paurificante! In un campionato che vede nel suo calderone infernale Barcellona, Atletico Madrid, Real Madrid e compagnia cantando, non abbiamo pescato proprio gli ultimi scarpari sulla faccia della terra!
Il gioco messo in campo da Pablo Manchin è considerato imprevedibile, a tratti divertente con un attacco prolifico…. Vi ricorda qualcosa?
Il modulo/mantra scelto dal tecnico, è spesso ricaduto sul 3-4-1-2 e sfrutta Sarabia, ovvero la loro versione di Luis Alberto sulla trequarti eSilva/Yedder come duo offensivo. Bastos avrà il suo bel da fare!
MA AVRANNO PURE LORO QUALCHE PECCA?
La vera “imbattibile” non è mai esistita e non esisterà mai. Poc’anzi parlando di calcio divertente e reparto offensivo prolifico, avevo pensato alla Lazio della scorsa stagione e di quella prima.Le similitudini sono tante, ad esempio il Sevilla, proprio come i biancocelesti, han un grande punto debole: la difesa.
UNA MACCHINA EUROPEA
Il Sevilla è l’unico club ad aver vinto 5 Europa League, tre consecutive dal 2013 al 2016, dopo aver fatto ambo nel 2005 e 2006.
Sarà ora di interrompere la tradizione? Io penso proprio di sì!