Simone Inzaghi fa il misterioso e nella conferenza stampa di ieri ha parlato a mezza bocca non sbilanciandosi sul suo 11 titolare.Giocare a carte coperte è una tattica mirata a confondere il rivale Eusebio, o la sua mente è tormentata dai dubbi?

Questo o quello…. Chi ha recuperato e chi no… Insomma, il tecnico piacentino ha deciso di tenersi qualche riserva che scioglierà solamente nell’allenamento a ridosso della gara.

Ma una piccola anteprima?

Sicuramente la difesa non è un rebus, causa le defezioni, Bastos ha ottime possibilità di confermarsi al fianco di Radu ed Acerbi. Dopotutto è reduce di un’ottima prova contro il Milan e viste le condizioni sia di Wallace che di Luiz Felipe, il dado è presto tratto anche perché i due potrebbero anche non essere convocati.

A destra invece?

La spunterà il “nuovo” o il “già stato”? Romulo sembrerebbe in piccolo vantaggio per la maglia titolare su Marusic, non è cattiveria affermare che il primo dà più garanzie sul montenegrino. O sbaglio? C’è da prendere in considerazione anche la forma fisica, ancora una volta è l’italo brasiliano a staccare di qualche punto il compagno di reparto.

Senad Lulic non è in dubbio, come potrebbe dopotutto esserlo “l’uomo derby” per antonomasia. Basta il ricordo!

Centrocampo non dovrebbe riservare troppe sorprese tra Milinkovic, Parolo e Leiva e fin qui ci siamo.

Quello che davvero sta diventando un cruccio, è il ballottaggio su chi sarà la spalla di Ciro Immobile.Nel caso toccasse all’uomo sponda Caicedo, per Correa si adotterà la soluzione classica e sempre di moda, lo “spaccapartite”.

Tra tanti dubbi e poche certezze, la Lazio si prepara ad affrontare una partita fondamentale in chiave zona Champions League, lo spartiacque di una stagione. Il campionato è lungo ancora, con buona grazia possiamo sempre sperare in qualche caduta delle altre. Abbiamo sperato e l’Inter è scivolata contro il Cagliari, visto mai che funziona?!

Dicevamo, il campionato è ancora lungo, ma nel caso di una sconfitta, la rincorsa ai quartieri alti della classifica si farebbe quasi proibitiva, al contrario in caso di vittoria allora, seppur sempre in salita, si riaccenderebbero le grandi ambizioni.Se c’è una cosa che però conta più delle altre, è vincere per convincere, un regalo ai tifosi, un regalo dovuto perché le delusioni, ahinoi, bruciano.

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