Io dico sempre che uno non può dimenticarsi come si gioca a pallone dalla sera alla mattina. Mi era andata via la voce a forza di ripetere che Milinkovic non era improvvisamente diventato una p***@, aveva solo cambiato zona d’azione in campo. Meno gol e più palloni recuperati, meno spettacolo e più utilità.

Lo so, non è facile vedere Milinkovic nel ruolo del “centrocampista normale”, lui che di normale non ha nulla. Brilla, brilla Sergej e nel finale di stagione, tra Coppa Italia e Bologna, non solo si conferma Correa togliendosi di dosso la denominazione di “oggetto misterioso”, ma torna la Milinkocrazia in campo.

Senza nulla togliere agli altri, ma è sicuramente il serbo il grande protagonista, specialmente dopo una stagione in cui molti richiedevano un riscatto da parte sua.  Chissà poi perché mi chiedo io.

E Milinkovic-Savic torna a fare il Milinkovic sotto gli occhi del suo idolo Mihajlovic con un gol alla Mihajlovic. Eh sì, perché forse in tanti hanno dimenticato quel ragazzone che in lacrime disse “no” alla Fiorentina perché voleva vestire la stessa maglia del suo idolo: Sinisa.

Al momento del calcio di punizione infatti, i tifosi biancocelesti hanno reso omaggio alle punizioni di Miha, per anni bomber laziale dai calci piazzati. “E se tira Sinisa è gol”. Sul pallone un altro serbo, altra generazione, ma il risultato non cambia: sangue serbo non mente, “tira la bomba Sergej” e s’abbracciamo.

Sarebbe facile dire “quando è entrato il Sergente”,  eh sì, facile perché sotto gli occhi di tutti; lui è il nostro valore aggiunto. Senza nulla togliere, ripeto ancora perché non vorrei qualcuno pensasse che non amo Leiva/Badelj/Neto,  non c’è logica che tenga, senza Sergej la Lazio è meno bella.

Consapevolezza che mi dilania nel profondo perché penso al futuro. Il ritorno del “Milly spettacolo”, corrisponde all’impennata del cartellino?

Purtroppo sappiamo che è così, come sappiamo che un ragazzo di 23 anni non può rimanere a vita con la Lazio, ma ha bisogno di crescere raggiungendo quel futuro per il quale è predestinato. Sì, lui è un predestinato.

Forse però quel momento non è ancora arrivato, perché il nostro numero 21…..

Torniamo allora ai complimenti per il miracolo della creatura messa su da Mihajlovic perché, che se ne possa dire, ha meritato la salvezza e torniamo al post partita.

Milinkovic, autore del 3-3 finale, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport al termine di Lazio-Bologna, parlando a mezza bocca del futuro e quello che ha detto, un po’ rincuora:

“Siamo tutti contenti per la partita di mercoledì, oggi invece chiudiamo la stagione in casa con un punto. Non penso di aver giocato bene come lo scorso anno, ma venivo da tre infortuni. La mia stagione e quella della squadra però con la Coppa Italia è cambiata. Si parlava troppo di me anche la scorsa estate, ma io ho firmato per altri 4 anni con la Lazio”

Ricordiamo che,  la Lega Serie A, ha eletto proprio Sergej come miglior centrocampista!

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