Siamo in estate, l’afa romana ci sta piombando addosso con tutta la sua insopportabile insistenza ed è il momento, puntuale ogni anno, di aprire la parentesi “cessioni”.
Cessioni ma non troppo, saluti e poi smentite, riscatti dichiarati e poi dietrofront improvvisi, insomma, in quel di Formello non si sta vivendo un momento tranquillo.
E se dapprima gli ingranaggi sono girati a Romulo rispedito a Genova, adesso anche Luis Alberto abbandona il buffetto di tosse e si toglie un sassolino dalla scarpa. Incazzature vengono, incazzature vanno, non aspiriamo i toni più del dovuto, lo spagnolo però sembra aver rilasciato dichiarazioni al quanto dirette, più dirette del solito.
Prima di raccontare però, voglio fare un po’ come Barbara D’Urso, immaginate un bel divano bianco e partiamo dal principio. Adesso seguirebbero video con canzoni strappalacrime, immagina puoi….
Luis Alberto è mai stato un punto fermo? Diciamo che la sua avventura a Roma, è un’altalena. Un primo anno al buio, poi la mezza consacrazione ed una seconda stagione passata per tanti abissi e pochi picchi.
Stesso discorso per la sua situazione, la società infatti, non ha mai avuto le idee chiare sul suo futuro. Se al principio era incedibile, diventò subito dopo “sacrificabile”, di nuovo incedibile ed ultimamente “quasi sacrificabile”. Ci terrei a precisare che il rapporto con Simone Inzaghi è ottimo, più volte il tecnico piacentino gli ha concesso seconde chance e non lo ha mai lasciato indietro. E chissà se posso tranquillamente affermare che lo preferiva a Felipe Anderson e, a tratti, anche a Correa. Ma sono idee personali, nessuna affermazione.
In mezzo scorre il fiume, anzi, il Siviglia.
Al ABC DE Sevilla ha parlato proprio il calciatore spagnolo esprimendo, non troppo tra le righe, un piccolo disappunto sulle intenzioni ancora non palesate del presidente Claudio Lotito.
“L’affetto della gente mi ha sorpreso molto. Essendo già stato al Siviglia, non pensavo che ci sarebbe stato tutto questo clamore. Questa è casa mia e sapere che ci sono persone entusiaste è molto bello. Ti fa sentire responsabilità e orgoglio. So che non è facile. Ma nella mia vita non ho ottenuto quasi nulla in maniera semplice. Non chiuderò mai le porte al Siviglia. Ho l’età giusta per continuare ad aspettare fiducioso. Qui c’è la mia famiglia, la mia gente, c’è lo stesso Lopetegui e ci sono i tifosi. Ma è anche vero che sono grato alla Lazio per tutto quello che ha fatto per me e la mia famiglia. Mi hanno dato l’opportunità di giocare in Italia e ne sono riconoscente. Sono lì da tre anni e la mia famiglia si trova bene, non posso dimenticarmi queste cose”.
“Con il Siviglia ci sono contatti. Inzaghi? L’unico che mi ha chiamato”.
Con questa frase Luis Alberto ha confermato il reale interesse da parte di Monchi e del club spagnolo, anche se non ci sono stati ancora contatti diretti con lui, probabilmente ci sono stati con il suo entourage.
“Il Siviglia non mi ha chiamato. Ma so cosa c’è, il mio agente lo sa. Certo che ci sono contatti. Io sono tranquillo”.Inzaghi:“L’unico che mi ha chiamato è l’allenatore. Mi ha detto che sono importante per il suo progetto, che vorrebbe che io continuassi con lui. Con lui ho un rapporto che va oltre il calcio. Il 9 luglio inizia la preparazione estiva? Immagino che quel giorno io e lui continueremo a parlare”.
Inoltre al trequartista non sarebbero piaciute alcune parole del presidente Lotito, rilasciate a La Gazzetta dello Sport: «Se c’è una cosa che non manca nel mondo del calcio, sono i giocatori».
A Luis Alberto, tale affermazione, è rimasta un po’ indigesta:
“Le parole di Lotito? Non le capisco, mi danno fastidio. Ci sono cose che non capisco. Se è vero che ha detto questo, non lo comprendo proprio. Questo mi dà fastidio perché a conti fatti non stai valorizzando i tuoi giocatori”.
(“Me molesta” termine usato nell’intervista originale in spagnolo e successivamente tradotto con “fastidio”. Diciamo che la traduzione è stata al quanto precisa).
Alberto ha poi continuato…
“Abbiamo vinto due trofei, non credo sia stato un caso. Io non ho parlato, non ho voluto rilasciare interviste e faccio questa perché ho bisogno di dire quello che penso. Fino a un paio di giorni fa sembrava che fossi incedibile e ora no, vedremo alla fine cosa succederà. Voglio lavorare in questi giorni, sono cruciali per la nuova stagione. In Italia o in Spagna? Vorrei saperlo già ”.
Ma saremo l’unica tifoseria che fa orecchie da mercante sulle parole proferite da un nostro giocatore? Giocatore che forse da un anno lamenta la nostalgia per la Spagna? Che sembra, almeno in questa ultima intervista, parlare meglio del Sevilla che della Lazio?
Spesso dimentichiamo quello che meritiamo e ricordiamo solo quello che vorremmo, le due cose troppe volte non coincidono.
Interroghiamoci: se Luis Alberto rimanesse, che giocatore sarebbe?