Non Milinkovic, non Alberto, i riflettori d’estate sono tutti puntati su di lui: Igli Tare. La figura più controversa che abita in casa Lazio, giudicato da alcuni abile scopritore di talenti low cost e da altri considerato portatore sano di “bufale”. La verità sta nel mezzo, per ogni Anderson/Keita/Savic, c’è stato anche un Vargic/Patric/Marusic/Durmisi. Beh, si sa, al reparto grandi occasioni non puoi sempre pescare l’affarone. Non è sempre Natale, diceva un vecchio saggio. “Licenza di spendere” sì, ma non troppo.

Di mestiere DS, per una Lazio in corsa verso la zona Champions League il mercato passerà proprio sotto l’occhio di Tare. La scorsa estate non fu poi così proficua per Igli, Badelj/Berisha ad onor del vero non sono stati un suo demerito, il croato non è stato considerato da Inzaghi e Valon si è praticamente sfracellato a Roma.

L’ultima grande intuizione dell’albanese risale a Luiz Felipe Ramos. Dalla serie D brasiliana alla grande conferma nel campionato nostrano, stesso discorso varrebbe per Thomas Strakosha panchinaro a Salerno.

Non è sempre Natale diceva appunto il vecchio saggio, qualche speranza di troppo è stata gettata ai tifosi che l’hanno poi gettata nel gabinetto, Tare però ha sempre incentrato il pensiero del suo calciomercato al “ringiovanimento”.

Ed ecco perché raramente si è puntato su nomi un pochino più altisonanti, anche se i soldi erano in cassa, più volte si è scelto di non dar fondo ai risparmi pescando tra Serie B, C, D e Primavere in altri campionati fuori del Belpaese.

Sarà stata la scelta più azzeccata? Se getti l’amo al Santos qualcosa di buono abbocca, se lo getti al Barcellona B una volta abbocca Keita e l’altra Patric. Questo perché, come ripeteva il vecchio saggio, non è sempre Natale. Duro il mestiere del DS. C’è anche da dire che i cordoni della borsa lotitiana sono abbastanza tirati e dunque, puntare alla costruzione di una “baby Lazio” potrebbe essere l’unica alternativa valida.

Quindi siamo pro o contro Tare? Siamo psicolabili e stiamo aspettando il grande colpo o la gran sola.

Ma quali sono gli obiettivi di Igli? Quali nomi sul taccuino?Senza ufficialità di alcun tipo, difficile stilare una lista, di certo possiamo dire su quale profilo si è fatto, o si fa un gran parlare.

Bobby Adekanye

Lui è stato sicuramente il nome più di moda, ha assistito anche alla finale di Coppa Italia, poi però è calato il silenzio stampa. Nessuna visita medica a Paideia è stata fissata, nessuna cifra e duratura di contratto è stata divulgata. Dalla cantera del Barcellona, 20 anni, ex Liverpool, attaccante esterno. Ma ‘sto Bobby è forte? Ambasciator non porta pena, qualcuno raccontò di una figura quasi mitologica: un mix tra il miglior Keita e Felipetto Anderson.

Cipriano

Rimembranze di Pipe: il nome di Gustavo Cipriano, più giovane del ben più invecchiato Pedro Neto e cioè appena 17 enne, è stato estrapolato dal Santos. Il profilo del difensore è sbucato fuori mille volte ma, attenzione al “ma”, i brasiliani non sono interessati alla sua cessione, non lo sono soprattutto ad un prezzo low cost. Lo escludiamo dalla lista? Direi di depennarlo intanto, del doman però non v’è certezza.

Adolfo Gaich

Nel giro dell’Under 20, in  Argentina va per la maggiore l’attaccante 19enne del San Lorenzo. Under e neanche tanto, infatti ha già esordito in prima squadra. Diciamo che da quelle parti i giovani aprono la carriera molto presto, qui da noi Pedro Neto invece deve aspettare di compiere 31 anni. Ad essere sincera però, Gaich non è propriamente “topic trend”, è stato un nome fatto a mezza bocca, non ricordo nemmeno da chi…. Va beh, qualcuno lo ha detto, che sia stato proprio Igli? O magari c’ho buttato in mezzo un calciatore che piace a me…. allora vi ripeto pure : Sardar Azmoun!

Elmas

Chiudo questa carrellata di realtà virtuale, vociare,candidature fatte da me, innalzando il livello, perché si sa, il meglio arriva per ultimo: Eljif Elmas. Ma perché “er meglio”? Questo nome sicuramente avrà fatto certamente accendere una lampadina. Tra le fila del  Fenerbahce, il macedone di 19 anni e seconda stagione in carriera, sta già conquistando i riflettori internazionali. Il suo nome nell’ambiente biancoceleste non è nuovo, bensì risale ad un annetto fa . Beh, forse avremmo dovuto prenderlo un annetto fa, il valore del suo cartellino infatti, si è praticamente raddoppiato con una base d’asta di 20 milioni e potrebbero non essere sufficienti. È stato indicato più volte come il naturale sostituto di Milinkovic-Savic perché, tra i due, le analogie di certo non mancano.

E così si conclude la nostra carrellata nel reparto dei “baby” fenomeni che gironzolano nei più disparati meandri del mondo. Un viaggio di suggestioni dall’Inghilterra al Brasile, passando per l’Argentina con atterraggio ad Instanbul.

Noi ci facciamo i pensieri, ma Tare/Inzaghi cosa penseranno a loro volta?

Igli ascolta un consiglio, almeno per questa volta!

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