In cerca di riscatto dopo il biscottone del Dnipro, gli undici di mister Stefano Pioli si sono trovati davanti i francesi in verde Galtier del St-Etienne. A causa di qualche solito errore di distrazione in difesa, la Lazio seppur padrona del campo, ha rischiato un altro biscotto: in vantaggio di 3 reti a 1, i francesi hanno tentato la rimonta e quasi gli è riuscita.
Primo e secondo gol assolutamente non degni di nota, ma papere biancocelesti: je fais une gaffe, sì Lazio, qualche gaffe l’hai fatta! Parlando di papere ed errori, andiamo a fare la nostra lista dei buoni e dei cattivi.
TOP – Tra i buoni ce lo avremmo messo anche se non avesse segnato. Parlo del granitico Capitan Lucas Biglia. Il tocco del regista si vede e fa girare il “film Lazio”. In mano al Principito le chiavi del centrocampo sono in buoni piedi!
Top assolutamente Felipe Anderson. Ma come non potrebbe essere al top lui che è il top?!
Menzioniamo uno che forse non viene nominato troppo spesso come dovrebbe: Dusan Basta. Qualche piccola defaillance verso la fine è vero, ma diciamo anche che è uno tra i pochi a correre veramente per 90 minuti e quindi un errorino glielo concediamo.
Al top anche lo sbarbatello col caratterino di fuego Balde Keita., nonostante il suo altalenare continuo, la classe non è acqua e parlando di Balde si spreca!
FLOP – Iniziamo con la lista dei cattivi e ce n’è uno che è stato il più cattivo di tutti: Etrit Berisha. No Marchetti, no party! La dirigenza forse dovrebbe valutare il fatto che serve un secondo portiere vero e non un casinista in stato perennemente confusionale al quale segnerei io sul tacco 16!
Flop le assenze pesanti: Klose in attacco e De Vrij in difesa. Ci si può provare in mille modi, non hanno un sostituto valido! La linea difensiva senza l’Olandese Volante è veramente rimediata e rattoppata al meglio, ma non basta.
Flop perciò la dirigenza ed il mercato inconsistente, ritornello noto quando si parla di Lazio.
MAH – Di loro non saprei che dire: Stefano Mauri la scorsa stagione ha fatto la miglior annata nella sua carriera, è vero, ma adesso non si capisce bene cosa stia facendo, se non ignorare continuamente la linea di fuorigioco. Outsider perenne.
Milinkovic-Savic divide i supporters, ma sinceramente sembra nato stanco.
Alessandro Matri detto il Mitra si è un po’ inceppato, ma diamogli il beneficio del dubbio.