“Le discese ardite
E le risalite
Su nel cielo aperto
E poi giù il deserto
E poi ancora in alto
Con un grande salto”
Inevitabilmente Lucio Battisti.
È un po’ il racconto che non passa mai di moda, l’andamento costante della Lazio che stasera ci porterà ad affrontare loro: i “titani” della Serie A.
“La Juventus sarà arrabbiata”… Queste le parole di Simone Inzaghi in conferenza stampa. No, Simo’, non è arrabbiata, è proprio incazzata nera senza bianco.
Questa partita farà la storia? No, non la farà, non consegnerebbe nemmeno le chiavi dei cancelli dorati della Champions League. Farà dimenticare la disastrosa Europa? Forse, chissà, fatto sta che la seconda forza del campionato sfida la terza.
Comunque lo si voglia raccontare, è un big match in piena regola, big match per antonomasia.
Dopo il pareggio di ieri sera tra Inter e Roma, ho parlato con un mio amico giallorosso, uno di quelli onesti perché, credetemi, esistono.
Illustrando la motivazione del mio “che palle di partita”, lui mi ha risposto che al contrario oggi ci sarà da divertirsi perché una “bella Lazio sfiderà la Juve decadente”.
Ok, via agli scongiuri vari, ma la sorpresa del campionato, così come accade due annetti fa, sarà faccia a faccia con la consolidata corazzata bianconera e non si presenterà come carne da macello.
“Se vabbè, ma contro la Juventus finisce sempre a m***a”.
Questa è la frase che accompagna l’attesa.
La storia c’ha insegnato che, nel peggiore degli scenari, si perde malissimo. Se va bene invece, si perde col rimpianto di un pareggio.
Questo era il passato, andiamo al presente e parliamo della Juventus e della Lazio.
La Vecchia Signora sta vivendo una fase decadente, sì ok, tanto si rialza e vince lo scudetto e siamo tutti d’accordo.
Analizziamo però al microscopio.
Il post Allegri non è stato facile, tranne un riscoperto-confermato Paulo Dybala, i “giganti” adesso non sembrano più così giganti.
Mandzukic è stato messo fuori rosa, magari viene da noi io penso, Cristiano Ronaldo, Sua Maestà, ha fatto le bizze da star, Ramsey si è rotto, De Ligt è un buon pallavolista ma non certo un calciatore da 80 milioni…. insomma, qualche batosta sul mercato la prendono anche loro.
Lo so che state pensando tutti che i “giganti” sono giganti e ne hanno la mentalità, loro sono laddove si vince e gli altri tutti dalla parte opposta.
Poi c’è la Lazio, poco mercato, inizio difficile, una squadra che sicuramente non è stata costruita per essere una concorrente al Tricolore. E chi dice ciò, è un bugiardo, uno che è pronto solo a fare polemica su un mancato scudetto che non sarebbe comunque spettato a noi.
I biancocelesti non hanno mire internazionali, ma hanno l’obiettivo unico di centrare il quarto posto promesso ai tifosi.
E ce la stanno mettendo tutta. E si vede: terzi in classifica.
Se non è impegno questo, allora cos’è?
Da una parte i sempre vincenti, dall’altra quelli che ci provano.
All’improvviso questi due ecosistemi così distanti entrano in rotta di collisione.
E se da una parte, ripeto, abbiamo gli eterni vincenti, dall’altra abbiamo le aspirazioni, la non corsa alla conquista del mondo, la sconclusionata logica che fa morire la logica stessa.
Abbiamo le giocate, abbiamo l’ultimo uomo riadattato, abbiamo la riscoperta di un qualcosa che credevamo perso. E ci portiamo dietro la polemica perché noi ci siamo abituati, gli eterni vincenti un po’ meno.
Due universi, due stati d’animo.
Se per noi essere terzi è un lusso, per loro essere secondi è un’onta.
Forse siamo giunti alla piena maturazione mentre i “giganti” sono in depressione.
Questa partita è lo snodo.
Diciamocelo, la Lazio potrebbe essere migliore, ma questa Lazio si diverte al contrario della Juventus che si fa i calcoli.
Sarri conosce ed ama il bel calcio, per carità nessuno sta dicendo che non sia il giusto allenatore, ma sta plasmando una squadra per certi versi “nuova”, che sicuramente continuerà a vincere, però resta lo stesso “nuova”.
I biancocelesti invece hanno ritrovato il feeling giusto, sanno di poter arrivare finalmente in Champions, col rimorso di aver sacrificato l’altra Europa, ma con la consapevolezza iniziale che questo sarebbe successo: per raggiungere l’obiettivo, un altro doveva essere lasciato per la strada.
Lazio vs Juventus?
Per tutto il discorso fatto a monte, un infinito ed eterno prologo, dico che stasera ce la possiamo giocare. Per questo dico che non è proprio scontato il risultato a favore dei bianconeri.
Ce la stiamo giocando con lo strapotere assoluto del campionato italiano, ce la stiamo andando a giocare sapendo che pochissime volte è stata centrata l’impresa, dopo tutte le imbarcate, adesso abbiamo capito che quando i sempre vincenti hanno perso contro di noi, non lo hanno fatto davanti ad una squadra che sul mercato aveva speso 300 mln.
Hanno perso davanti ad una squadra compatta, unita e soprattutto motivata. Così è stato l’anno della Supercoppa, lo stesso anno del trionfo capitolino allo Stadium.
Una squadra che non aveva speso 300 mln sul mercato, ma che aveva sposato un progetto, che aveva solo il campionato come obiettivo finale.
Forse, e dico FORSE, l’Olimpo dove banchettano quelli “che vincono sempre”, per una volta si potrà iniziare a scalare.
Ognuno di noi diventa un eroe quando fa felice qualcuno.
(Heart_Hamal, Twitter)