Partita raffazzonata, necessità fa virtù e l’assenza di Alberto/Leiva per squalifica, ha portato Inzaghi a sperimentare l’impossibile, o quasi.
Tipo? Tipo Correa mezzala, ma non parliamo di questo.
Non parliamo in realtà quasi di nulla perché uno squillo di telefono dovremmo farlo ad Igli Tare. Ogni piccola lacuna potrebbe essere colmata da Igli Tare, tipo un Romulo da prendere e schiaffare nella mischia. Non necessariamente Romulo, ma un Romulo qui e lì in ogni reparto.

Un “tamponamento” provvisorio che dovrebbe essere consegnato a Simone Inzaghi chiavi in mano entro la fine del mese.
Non ci speriamo tanto, anzi, non ci speriamo proprio.

Ma parliamo di cose più allegre visto che già l’Epifania si sta portando via tutte le feste.

Non potrei definire quella di ieri una “bella partita”, però una partita “memorabile”: nona vittoria consecutiva, agganciato il record di un certo Sven Goran Eriksson, stagione 1998/1999 e lo scudetto  vinto, assolutamente senza alcun merito, dal Milan.

TIFOSI E CARDIOLOGO

Noi tifosi biancocelesti ci siamo abituati oramai alla sofferenza, ma adesso si esagera.
Come ha detto Simone Inzaghi nel post match, vincere all’ultimo minuto sta diventando una costante.
Ok, le prime due o tre volte è quasi un finale epico, romantico, ma adesso le coronarie ci stanno esplodendo.
Ancora nel recupero, dopo nervosismo e perplessità, con Tonali martellante…E tra parole scomposte, irose,  invece ce l’ha fatta.

Romani’ c’hai sperato fino all’ultimo eh!

Così, mentre sui trespoli si preparavano titoloni a piena pagina della Lazio sfragnata a terra dopo una cavalcata eccezionale, mentre tutti elogiavano il primo gol del decennio di Balotelli, perché se non lo elogi ferma le partite, eccola là,  la rete dei +3 in classifica!
Forse dovremmo smettere di chiamarlo “solito culo” perché, se una cosa diventa “costante”, allora qualcosa in più c’è.

BALO NON LO GUARDATE

Se c’è una cosa che proprio mi urta il sistema nervoso, è appunto lo strapotere di Balotelli che, se lo fischi perché avversario, riesce addirittura a fermare le partite.
Trovo ingiusto l’ammonimento dello speaker per presunti “buu” , o forse c’erano ma è pura rivalità e prescinde dal colore della pelle.

Io mi sono stufata, qui non si può nemmeno fare ciò che si fa miliardi di volte: esprimere il dissenso verso l’avversario.
Marione è intollerante verso le tifoserie italiane, siccome ha buttato alle ortiche il suo talento, ha acquisito una nuova dote e cioè la lamentela.
Tanto che ha fatto scapocciare anche Acerbi.
Personalmente non ce l’ho con lui, vorrei solamente sentir parlare di Balotelli e calcio. Basta così. Senza inutili polemiche.
Vorrei che il discorso di Brescia si chiudesse.

Non ci credo nemmeno mentre lo spero, la parola “razzismo” c’è stata talmente cucita addosso che nessuno guarda più oltre. Ma c’è una cosa che forse dimenticano; parlate della Lazio terza in classifica.
Per il resto …. Un amaro Lucano!

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