La Lazio compie i suoi primi 120 anni, età non trascurabile e così Sky Sport ha prodotto uno speciale da mandare in onda proprio il 9 gennaio.
In tanti hanno parlato di questo compleanno capitolino, della prima squadra che ha portato il calcio a Roma e tra i tanti non poteva mancare lui, l’uomo a capo della società biancoceleste.


“La Lazio è mia”
, aveva esclamato in passato suscitando lo sdegno di molti supporters, figura controversa che riesce ancora a spaccare la tifoseria.
Qualunque sia però il pensiero personale, Claudione fa parte della nostra storia ed ecco un estratto dallo speciale di Sky:

“Credo di aver fatto cose che probabilmente non sarei in grado di ripetere oggi. Dissi di aver preso una squadra al funerale e l’avevo portata in coma irreversibile, puntavo a portarla in coma reversibile.
Questa è una società che non ha mai avuto un proprietario, in alcune conduzioni aveva addirittura il problema delle trasferte.

Grazie all’apporto dei tifosi, alcuni dei quali hanno poi interpretato male quel ruolo sentendosi in diritto di decidere le cose della società, perchè effettivamente, all’epoca sono stati in qualche maniera coinvolti.
Io amo dire che sono un Presidente tifoso e non un tifoso Presidente, proprio perchè ho sempre cercato di mantenere in piedi un sistema che avesse la responsabilità della conduzione, perchè io gestisco anche negli interessi degli altri, quindi non posso fare come la cicala che oggi esiste e domani no.


Questa società la devo tramandare, spero che un domani sia mio figlio che proseguirà un percorso, ma io devo fare in modo che tutti coloro che identificano con questi colori abbiano la certezza di un futuro.”

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