Appare all’improvviso e poi scompare nel buio, come una inquietante figura nei film horror.
Lasciato in panchina e spesso neanche là, messo ai margini di tutto.
Eros Ramazzotti direbbe: ” Nato ai bordi di periferia. Dove i tram non vanno avanti più …”
Finito nella lista degli “invisibili”, quelli che fanno da titolo di coda mentre i fenomeni prendono applausi.
Eppure sulla carta c’è anche lui quando si racconta di una Lazio da favola!
Valon Berisha è solo tra gli ultimi in una sfilza di nomi, il responsabile di quel sanguinoso passaggio che ha eliminato la Lazio dall’Europa League.
Tanto eravamo già fuori.
Il numero 7, la maglietta Valon te la devi mettere di corsa, è soltanto il gregario di una lunga serie di “dimenticati”, tutti per uno ed uno per tutti, che rimangono lì aspettando un minuto giusto per calcare il prato verde.
Aspettano in silenzio l’ultima spiaggia dell’allenatore.
Eppure…. Eppure non fai vetrina col Napoli, fai vetrina con la Cremosese in caso.
Inzaghi ha deciso di farlo entrare, lite a parte, a 10 minuti dalla fine con il risultato in bilico, fermo su 0-0 e col “mini tabù” ancora appeso sulle nostre teste.
Allora le cose sono due; o il tecnico piacentino ha tanto coraggio, o questo ragazzo merita sporadiche dimostrazioni di fiducia.
” Oggetto misterioso”, figurante occasionale, tormentato dal ginocchio, mai veramente in forma partito da Salisburgo.
Lungo buio dopo una fiaccola di notorietà accesa distrattamente sul campo del Parma lo scorso anno.
Una meteora, al contrario magari di Jony, molto meno carismatico, che ha invece trovato una specie di continuità.
O forse il problema di Berisha al contrario dell’ex Malaga, è che vive in un reparto che ha il suo intoccabile Milinkovic, Cataldi sta diventando sempre più protagonista con un capolavoro anche in Supercoppa. Insomma, il centrocampista di Ottavia si può tranquillamente definire il vice Leiva ad honorem.
Più facile assai la vita di Jony chiamato a sostituire Lulic e senza concorrenza alcuna.
A proposito, ma Lukaku?
Qualcuno può avvisare Romelu che sta bene?
Per farla breve, l’elenco dei giocatori che non hanno ancora beneficiato dei riflettori è lunga.
Inzaghi pesca dal mazzo all’occorrenza, ma Adekanye/Andrè Anderson sembrerebbero le prossime scommesse.
Vi ricordate la parabola di Caicedo come Felipao insegna? Da colpevole per la mancata Champions , oggi è una specie di salvatore della patria.
“Pe’ esse’ ‘na bella scarpa, devi esse’ prima ‘na bella ciavatta”, diceva mia nonna con la filosofia reale di chi la vita l’ha imparata vivendo senza parlare a c***o.
Dunque, io spero che quella ciavatta de Valon si trasformi presto nella scarpetta di Cenerentola.
Perché? Perché mi sta simpatico!