Mi Giroud la testa, dopo 457 volte che lo ripeto, abbandono definitivamente l’estasi Olivier Giroud che aveva avvolto totalmente la mia testa. Quasi non volessi pensare a quello che davvero c’è in ballo, sono però un’ex ballerina e se c’è da ballare, tiro fuori le scarpette.
I calciatori la pensano uguale?
Spero proprio di sì e stretti gli scarpini al piede, è il momento di guardare non avanti, ma in alto. È arrivato il momento di guardare da vicino le regali natiche bianconere e fargli sentire il famoso “pepe al …”.
La Lazio c’è, la Lazio è lì.

I biancocelesti hanno un’occasione d’oro, quella di  scavalcare l’Inter e agguantare il secondo posto.
Impegnati nel recupero della 17° giornata contro l’Hellas Verona, squadra in formissima reduce da tre vittorie e tre pareggi nelle ultime sei di campionato, capace di fermare anche il Milan a San Siro, va beh, ci sono riusciti un po’ tutti.

Sulla carta l’impegno potrebbe sembrare semplice, ma storicamente c’è stato insegnato che proprio quando si pensa alla facilità, questa nasconde le sue insidie.
Bastoni tra le ruote pronti a sbucare fuori qua e là.

Tre partite in una settimana, un programma fitto per togliere dalla classifica l’asterisco e magari fare piatto pieno.
Simone Inzaghi punta il diciassettesimo risultato utile consecutivo, eguagliare il record della Lazio di Sven Goran Eriksson.

Dall’altra parte il Verona ha la chance di superare Cagliari, Parma e Milan e posizionarsi in piena zona Europa League.

A fare da cornice stasera ci saranno oltre 45 mila tifosi che hanno risposto presente alla chiamata di questa sera nonostante il turno infrasettimanale. Rimembranza delle serate Cragnottiane…perchè sono anni che non sognavamo così.

Potremmo vedere finalmente la Lazio come seconda in classifica?
Il verdetto al campo.
Mi blocco, prendo fiato…e sogno di volare laddove osano le aquile.

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