Tante storie d’amore finiscono bene, tante finiscono male, tante finiscono con un paio di corna sulla testa, ma quando l’ex che ci ha traditi è Stefan De Vrij, allora nell’aria c’è più fermento che rabbia.
La voglia di rivalsa su quel rigore provocato a favore dell’Inter, sua futura squadra, che fece sfumare alla Lazio il grande sogno Champions League.
“Oh, mo’ non famo che se perdemo di vista”, si dice di solito quando le relazioni amorose terminano in maniera pacifica. Eh lo so, il San Valentino appena trascorso mi ha contagiato anche se non sono tutta SOLE-CUORE-AMMMORE.
A tirarci su dallo stato cornuto/vedovella, fu Francesco Acerbi, ma il pensiero dell’olandese che tanto avevamo innalzato e coccolato, non c’è forse mai andato giù del tutto.
“Oh, mo’ non famo che se perdemo di vista”
Lazio vs Inter, fino ad ora De Vrij non ha mai giocato all’Olimpico con la maglia nerazzurra.
Problemi, eccesso di emotività, paura dei fischi biancocelesti …. Insomma, con l’ex c’eravamo persi.
Domenica lo rivedremo calcare il verde prato di casa nostra dall’altra parte della barricata dopo la conclusiva sua immagine in biancoceleste seduto in panchina tra le lacrime.
Chissà se era dispiacere, una tra gli ultimi romantici come sono io, ama pensare che il pianto era figlio dell’erroraccio e del mancato addio.
Rimane il fatto che è una delle partenze più chiacchierate nel passato recente.
Stefan De Vrij, purtroppo, inficiò il suo ricordo e non ci viene in mente per il grande calciatore, bensì per altro.
Intendiamoci, i giocatori non ci appartengono, è quasi normale aver voglia di cambiare squadra e guadagnare molto di più.
C’è qualcosa che però proprio non mi va giù: la modalità dell’addio, quell’aver già firmato l’accordo con Ausilio postino di Wish,questa è sottile e pure cattivella, nella sessione invernale di calciomercato addirittura azzarda qualcuno, io ricordo marzo.
Quoque tu Stefan!
La sua ultima partita all’Olimpico poi fu quel 20 maggio quando la squadra di Inzaghi si stava giocando la qualificazione Champions con due risultati utili su tre. La sconfitta arrivò proprio per mano sua, dopo l’entrata scomposta su Icardi.
Va beh, storia vecchia, non abbiamo patito troppo la sua mancanza.
Acerbi, anagraficamente più adulto, ha rivoluzionato tutto il reparto difensivo, non è un ragazzino cagionevole come l’olandese ed oggi la Lazio ha la seconda miglior difesa della Serie A.
Si è sempre sottratto al faccia a faccia, ma De Vrij risponde presente e sarà la sua prima partita allo Stadio Olimpico da quando se n’è andato.
Stefan, come sarà rivedere 50.000 tifosi laziali?
Oh, poi non famo che se perdemo di vista!