La Lazio non è altro che il calcolo impazzito in un campionato che vedeva già a monte le solite note.
Juve, Napoli, Inter ataviche compagini in guerra per lo scudetto… Sì, a settembre i conti erano già stati fatti, ma i conti ed il fattore umano hanno poco a che spartire tra loro.
Guardare ad esempio il Napoli e poi la Lazio che, anche se non dichiarato esplicitamente, da qualche settimana ha abbandonato la lotta alla zona Champions per puntare a molto altro.

Sono infatti i biancocelesti a far tremare le big.
Sono infatti i biancocelesti ad aver visto la scalata in classifica, talmente in alto da fare venire le vertigini.

E mentre si puntano, a ragione, i riflettori sull’Atalanta capace di fare spettacolo fuori i confini del Belpaese, la Lazio è la vera sorpresa, sorpresa che ai cugini mai voluti fa un po’ paura.

Doveva essere l’anno del crollo, così in molti avevano annunciato, tra gli schiaffi presi in Europa da un’avversaria molto più che abbordabile sulla carta come il Cluj e la consolazione Coppa Italia che avremmo dimenticato presto.
Una Coppa con l’unica funzione di risollevare gli animi tra due stagioni mediocri; la scorsa con l’ottavo posto in classifica e quella che sarebbe arrivata.
È iniziata storta, ma poi proprio l’Atalanta suonò la sveglia, non so perché, ma quel match segnò la svolta definitiva e fece ritrovare i big smarriti nei meandri di Formello.
Fu la squadra di Gasperini a dar vita a qualcosa di inatteso.

Capirlo per molti  è stato difficile, ad esempio per Auriemma che parla di troppi rigori, ma in primis fu incredibile proprio per noi laziali.

Ad inizio marzo la Lazio è ancora lassù dopo aver battuto l’Inter, aver espugnato il Marassi, con la sofferenza, la paura ed il turnover che ha fatto riscoprire le “riserve” proprio a Genova.
In un campionato ancora nelle tasche bianconere, è accaduto l’ennesimo miracolo biancoceleste in barba a Pandev &. Co.

Nessuno si aspettava la caduta dei “giganti” bianconeri da quell’Olimpo fatto di trofei e successi, nessuno si aspettava che sarebbe stata proprio la squadra di Inzaghi a rosicchiare via ai torinesi una fetta di gloria.
Ma nessuno avrebbe mai potuto immaginare che l’euforia non sarebbe rimasta vincolata solamente alla Supercoppa.
In una Serie A scritta a memoria da 8 anni, ogni tanto perdo il conto di quanti scudetti di fila ha vinto la Juve, nessuno avrebbe scommesso che a scuotere le sorti sarebbe stata proprio la Lazio a basso costo.

Una società praticamente assente sul mercato con presidente parsimonioso, un Ds non attento alla panchina, personaggi non troppo simpatici insomma, avevano risparmiato le “bufale” e gli sperperi con solo 4 innesti.

Jony, Vavro e Lazzari, Adekanye
lo scopriremo nel prossimo futuro, poco fu fatto, ma quel poco è bastato.
Già questo è un miracolo biancoceleste.

Checché ne dicano i “rosiconi” per mestiere o vocazione che questi siano mentre contano i rigori a favore della Lazio, non vogliono ammettere che proprio questa squadra ha scosso la Serie A nel profondo.
E per capire che non è solo il discorso di una laziale, basta guardare la classifica.
A -1 dalla capolista Juventus.
E gli altri non c’hanno Milinkovic!

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