La bufera Coronavirus sta continuando a generare polemiche su polemiche e le sta innescando anche in campionato tra partite da recuperare, rimandare, a porte chiuse….
Insomma, l’asterisco in classifica regala un sogno a metà ai biancocelesti.
Diranno che gli altri si sono fermati, ma la Lazio la fanno giocare.
Non mi nascondo dietro ad un dito, meritiamo lo scudetto, per la copertina corta e la copertura difensiva riscoperta, tra le altre cose.
Gioca un gran calcio, sciorina cuore, vorrei una classifica vera: la Lazio prima senza asterischi sopra e sotto.
Mentre i soliti noti racconteranno in giro di troppi rigori concessi a Ciro & Co., mentre i soliti noti urleranno al potere di Lotito.
Vorrei una classifica vera, senza asterischi sopra e sotto.
Diranno tutto questo, ma il secondo tempo contro il Bologna è stato faticoso, nessuno ha regalato nulla a Simone Inzaghi, nessuno, neanche Mihajlović.
Diranno che sono troppi i rigori che ci sono stati concessi, ma nessuno racconta della fatica, la razionalità alla quale andrebbe fatto un plauso perché ha allontanato il nemico peggiore: il blackout.
Chi non ci capisce niente, racconterà delle altre che vanno male, che la classifica è solamente virtuale, ma non racconterà del miracolo biancoceleste nato con poco mercato e basso budget.
Non parleranno di quelli che hanno speso milioni di milioni ed oggi si ritrovano a rosicchiare un biglietto per il sesto posto, tutti là.
Non parleranno di quelli che fino ad ottobre si spendevano in proclama.
La Lazio è prima e se lo merita, nonostante l’asterisco.
Forse non significa molto agli occhi “degli altri”, ma io sono Cragnottiana e non ero più abituata a sognare così in grande.
A ragionare dove aspettare lo Scudetto, dove seguire l’ultima di campionato, non ero più abituata a pensare a Giroud, scorpioni , Arsenal…
E mezza Serie A trema.
Noi perché stiamo vivendo un sogno e “gli altri” perché stanno vivendo un horror.
Racconteranno che la classifica è virtuale, ma loro non sanno che significa tornare a sognare in grande!