Thomas Strakosha ha festeggiato il 19 marzo, proprio come Nesta, il suo compleanno.
25 anni, una festa in quarantena come tanti, ma il regalo più grande arriverà proprio dalla sua Lazio.
Lotito infatti, si è detto più che pronto a prolungare il contratto dell’ estremo difensore.

L’obiettivo della società capitolina è quello di confermare tutti coloro che hanno reso possibile la grande volata in classifica.
Squadra che vince non si cambia dopotutto.
Tommasino non è solamente uno in questo fantastico gruppo, ma è colui che, alla fine della fiera, è il vero “insostituibile”.
Oltre ai vari Immobile & Co.  più esposti sotto le luci della ribalta, è proprio l’estremo difensore biancoceleste il più “granitico”, il “sempre presente”.

Così la società, memore di ciò che accade con l’olandese, ha deciso di non perdere tempo.
Attualmente il suo contratto porta la data 2022 per la scadenza,  ma il messaggio da parte di Lotito è  forte e chiaro: Strakosha difenderà i la nostra porta pali ancora per molto e prevede un prolungamento che potrebbe arrivare fino al 2025 con un ingaggio raddoppiato rispetto a quello attuale.

L’ascesa di Strakosha è stata veramente sorprendente, così sorprendente da essere una su tante.
A volte criticato o addirittura sminuito, troppo spesso ingiustamente, il giovane portiere albanese ha messo la sua firma in tantissime vittorie laziali che hanno portato alla vetta e non solo.
La sua mano, ad esempio, è uno dei motivi per cui la difesa è diventata il punto forte di Simone Inzaghi.

Pensate che il 26 maggio 2013,  giornata storica all’insegna del “quanno ve passa” e del “Lulic 71” ai danni del Pupone,  in panchina come riserva di Federico Marchetti c’era proprio un giovanissimo e sconosciuto Thomas ormai aggregato alla prima squadra dopo la cessione di Juan Pablo Carrizo all’Inter.

Andiamo avanti nel tempo, stagione 2015-2016 viene mandato in prestito alla Salernitana, dove però non riesce a ritagliarsi lo spazio necessario.
Da qui l’etichetta tanto odiosa – quanto ingiusta- “panchinaro de Salerno”.
In questo globale scetticismo, Strakosha viene accolto di ritorno alla Lazio e qui successe qualcosa di totalmente inaspettato.
Ciò che i filosofi chiamano “cigno nero”, ovvero l’evento imprevisto che cambierà tutta la storia.
Era il 20 settembre del 2016, a Milano contro il Milan, a poche ore dalla gara Marchetti improvvisamente diede forfait.
Immaginate come deve aver tremato un esordiente schiaffato sul campo, con tanto di maledizione per i biancocelesti, difficile come San Siro.
Sono certa che tremò tantissimo, ma non ce ne accorgemmo.
Da quel momento riscrisse l’intera gerarchia, agguantò la maglia da titolare e ne divenne inseparabile.

Un talento portato a Formello da Tare e scoperto per caso a Milano.
Da “prestato” a protagonista, mette i guantoni anche nei due trionfi in Supercoppa.

Il  suo valore ed il ruolo sembrano senza freni.  Thomas è una garanzia, l’unico sempre presente.

Lotito ha così deciso di mettere al primo posto il valore della maglia biancoceleste.
Un ragazzo che conosce cosa la responsabilità e che merita pienamente il rinnovo, ovviamente  voluto anche da lui.

Come riporta La Gazzetta dello Sport, il patron capitolino è pronto ad offrirgli il prolungamento del contratto fino al 2025 ed un cospicuo ritocco all’ingaggio: il ragazzo andrebbe a percepire 2 milioni netti a stagione, praticamente il doppio di adesso.

E se non è un buon compleanno così!

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