Non vorrei mai essere Giuseppe Conte. Soprattutto in questo momento.
In primis perché mi piace essere donna e mi piacciono i miei capelli e poi perché…
Perché in Italia è pieno caos, riaperture sì o no, chiudere la Lombardia sì o no, anche in materia di campionato.
Una spaccatura netta intorno a tutti, soprattutto alla possibile ripresa della Serie A.
Questo clima di litigiosità e indecisione, ha richiesto l’intervento diretto proprio del premier Giuseppe Conte.
Lo hanno infatti richiesto come arbitro della diatriba infinita, i principali rappresentanti del movimento calcistico, il confronto definitivo vedrà la delibera del Premier.
Il 18 maggio è la data scelta per l’inizio degli allenamenti collettivi, salvo improvvisi cambi di sorta, in più si va ad aggiungere la UEFA che, il 25 maggio, vuole essere aggiornata dalla Federcalcio e chiede di conoscere il piano per la ripresa o quello per lo stop definitivo.
L’universo del pallone nostrano aspetta dunque un responso ed è consapevole che l’ago della bilancia rimane il parere del comitato tecnico-scientifico sul protocollo medico predisposto dalla Figc per il ritorno agli allenamenti di gruppo.
Gli argomenti su cui riflettere sono sempre gli stessi, triti e ritriti, discussi milioni di volte da due mesi a questa parte.
Le conseguenze nel caso di nuovo contagio all’interno di una squadra e di chi sarà la responsabilità.
Giuseppe Conte valuterà in prima persona le misure da adottare con il supporto di Spadafora, mai sfiduciato, come confermato a ‘Il Fatto Quotidiano’.
“Convocheremo anche il mondo dello sport e del calcio, insieme al ministro Spadafora, per fare il punto: raccoglieremo le istanze della Federcalcio e delle altre federazioni per avere un quadro condiviso della ripresa delle attività sportive. Non ho ancora messo mano al dossier calcio, ma sentiremo e concorderemo. C’è il ministro, che ha fatto un ottimo lavoro, ma è giusto che tutti gli stakeholders del calcio e dello sport abbiano un confronto col governo ai massimi livelli. Ovviamente tenendo presenti le raccomandazioni del Comitato tecnico scientifico”.
L’apertura del Premier ad un ennesimo confronto, ha portato un po’ di serenità agli animi surriscaldati del nel calcio italiano?
Resta comunque il fatto che la decisione, ripresa o interruzione, verrà presa ai massimi livelli e sarà opera del Governo.
La speranza, anche se non all’unanimità, è quella tornare in campo, volontà ribadita ripetutamente attraverso la Lega per tutelarsi in vista di prevedibili contenziosi sui diritti tv.
Da qualche giorno sono ricominciati gli allenamenti individuali nei centri sportivi, ma si fa sempre più strada lo scenario di una sospensione definitiva del campionato.
L’incontro tra il CTS e i medici della Figc potrà confermare o ribaltare il tutto.
Come raccontato dalla Gazzetta dello Sport, iter vedrà il Cts scrivere la valutazione che poi invierà al Ministro della Salute, Roberto Speranza, documento che sarà poi inviato a Vincenzo Spadafora.
Tanti giri, tanto chiacchierare, ma alla fine della fiera l’ultima parola spetterà a Giuseppe Conte…. Nessuno vorrebbe essere nei suoi panni!