Una Lazio double face quella vista in terra bergamasca, ma continuo a pensare: sì ci può stare.
Lo so, lo so, sarò impopolare, ma sono comunque meglio di chi sfoga le sue frustrazioni con commenti stupidi sul web.
Dicevamo che la Lazio ha due facce, magari, spesso ne ha avute anche di più, ma questo match era un “red code” annunciato.
In primis perché è difficilissimo affrontare una corazzata come l’Atalanta dopo 7 anni in Tibet di pausa e poi perché i giocatori non sono più quelli che avevamo lasciato.
Tutti giù per terra….Lulic stagione terminata, Leiva, Marusic, Luiz Felipe ai box, Cataldi incrocia le dita insieme a Correa.
Mo’ pure Correa? Ah, sì?
La gang di Inzaghi parte in maniera sublime, -caxxo ma è il Real?-, schienando l’Atalanta senza Gasperini, poi però…. Poi però ricomincia a dimenticare che le partite finiscono al triplice fischio.
Dai, adesso non buttiamoci giù;
1 l’Inter è ancora sotto
2 la Roma pure
3 Anto’ fa caldo
Milinkovic coito interruptus
MILINKOVIC fa sempre il MILINKOVIC, anche quando sembra che non fa niente. Stavolta però, ahinoi, sarebbe stata bella la goduria fino in fondo.
Come quando comprai una Vuitton al mercatino dell’usato e poi mi accorsi che aveva la stoffa interna scucita. Va be’, poco male, è sempre una Vuitton.
Un Sergente roboante, un gol bellissimo, di destro dalla distanza che travolge Gollini e poi la calura ha preso il sopravvento. Non è calata la temperatura, ma è calato Sergione.
TOP
Lazzari ha quasi tutto il merito di aver fatto venire i giramenti di testa e di zebedei alla difesa dell’Atalanta.
300 partite con la Lazio e si sono viste tutte in Stefan Radu. Il mestierante per eccellenza, ancora fondamentale per il pacchetto difensivo.
Patric mi è piaciuto, si è portato a casa la partitella onesta senza troppe lodi, ma anche senza infamie.
Nei primi minuti regala palloni alle magliette nerazzurre, poi gli torna in mente che gioca con la Lazio e sdraia Gomez come solo Lorik Cana avrebbe saputo fare.
Solo per questo merita di figurare tra i TOP.
Acerbi non si è fidato di Strakosha e fa rimediare alla Dea l’occasione d’oro. Ma che je vuoi di’?
** Ogni riferimento è da ritenersi ovviamente di pertinenza al primo tempo
IL LIMBO
Nella zona grigia ci sono finiti un po’ tutti. Da Immobile che “mira alle stelle mal che vada camminerai sulla luna”, al Mago Alberto che non ha fatto grandi magie e forse piccole illusioni, finendo con Strakosha e l’errore sanguinoso che gli ha fatto completamente perdere la posizione.
Bonus per la parata sul Papu.
Caicedone prende a sportellate, il fisico c’è, i palloni giocabili meno.
Tutti a segna’ con la PlayStation durante il lockdown… Beccati!
The last of us!
I FATTI OLTRE LE PAROLO
Marcolino è entrato col piglio di chi “spacco botilia ammazo familia“. In questa stagione, prima che il coronavirus ci dividesse, forse per la prima volta si era accorto che il tempo passa anche per lui. Vedeva gli altri, quelli con più anni di contratto in giacenza, sfrecciargli davanti. Oggi si è reso conto che nessuno lo lascia indietro, purtroppo però Inzaghi si ricorda di lui quando la Lazio sta passando il momento brutto che imbruttisce anche la sua entrata.
CHE CO…JONY
Su Jony dico solamente: Lulic quanto manchi.
DAL 75′ LUKAKU
Sogno o son desta? Dopo 7 anni passati in Tibet, l’ex velociraptor è tornato in campo. Entrato bene in gara e propositivo.
AZZ…
Non è stata una bella serata per Correa. Buoni primi 20 minuti e poi fuori nella ripresa per un problema fisico.
Poteva andare meglio anche per Cataldi. Compito ingrato quello di non far rimpiangere Leiva, ma ha saputo dire la sua smistando i palloni correttamente. Uscita anticipata causa infortunio.
FLOP
Il secondo tempo della Lazio. Si può rifare? No e forse è meglio così….