LAZIO – JUVENTUS h.12.30
MASSA
MELI – ALASSIO
IV: SACCHI
VAR: MAZZOLENI
AVAR: CECCONI
Per l’attesissima partita di campionato Lazio-Juventus è stato designato il sig. Massa della sezione Aia di Imperia. Un arbitro dalle buone potenzialità ma che a volte ha peccato nella continuità delle sue prestazioni. Ora che molti grandi arbitri han lasciato il fischietto e gli scarpini al chiodo , ha sicuramente maggiori possibilità di arbitrare partite come questa e di emergere. La gara vede difronte le due squadre che l’anno scorso si sono ostacolate per la vittoria dello scudetto andato poi ai piemontesi.
Si poteva facilmente prevedere un incontro emozionante con grandi campioni sul terreno di gioco e qualcuno rimasto ai box causa covid (tra tutti Immobile e Leiva).
Sin dalle prime battute si intravedono giocate in velocità dall’elevato tasso tecnico. Buona anche l’intensità di gioco messa in campo da entrambe le formazioni. Vengono ricercati spesso dei traversoni bassi dalle fasce per rifornire i finalizzatori al centro delle due aree di rigore. È una gara equilibrata che và a fiammate con alcuni capovolgimenti di fronte. Per l’arbitro non ci sono valutazioni o episodi da sanzionare. Massa risulta essere praticamente uno spettatore non pagante.
Al 13′ la Juventus passa in vantaggio: Cuadrado si invola sulla fascia e crossa al centro per C.Ronaldo che sfrutta un cattivo posizionamento della difesa laziale insaccando in rete.
Come spesso accade ultimamente la Lazio và in svantaggio.
La reazione comunque c’è ed è tutta nella conclusione di Correa che però non trova la via della rete.
Muriqi, qualche minuto più tardi,ha sicuramente maggiore possibilità di segnare mancando però l’aggancio finale a due passi dalla porta.
Il fischietto ligure rendendosi conto della volontà delle due squadre di giocare, sorvola su un paio di situazioni favorendo lo sviluppo del gioco. Il primo fischio per fallo avviene al 34′ a testimonianza della correttezza in campo nel primo tempo. Tanto fair play anche nei contrasti. La gara continua con degli "strappi" sulle fasce o ripartenze centrali non appena c’è un buco che lo permetta nella retroguardia avversaria. Con un contropiede la Juventus colpisce la traversa al 42′ con il solito Ronaldo.
Viene segnalato 1′ di recupero nel quale avviene l’ammonizione per Cataldi che sgambetta l’avversario concedendo un calcio di punizione pericoloso dal limite dell’area. Và ancora una volta Ronaldo che tira ma trova Reina attento.
Nella seconda frazione di gara cambia completamente l’agonismo in campo con Massa chiamato ad intervenire sanzionando molti più falli ed estraendo alcuni provvedimenti disciplinari.
Al 50′ infatti ammonito Bentancur giustamente. Al 52′ triplo cambio nella Lazio quando entra tra gli altri Caicedo.
La partita prosegue con percussioni frequenti ( da una parte ci provano Ronaldo,Morata e Cuadrado; dall’altra Correa e Lazzari).
Massa attenziona una gara che entra di più nel vivo raggiungendo i minuti finali. Si dimostra presente e fischia il giusto.
Al 73′ abbiamo l’episodio più difficile della gara da valutare.
Infatti in seguito al tiro di Milinkovic su punizione, prima Rabiot e poi Ronaldo colpiscono il pallone con il braccio. Rabiot ha il braccio attaccato al corpo mentre Ronaldo lo colpisce in maniera ravvicinata. Per Massa e per il Var non ci sono gli estremi per la massima punizione. Giusto lasciar proseguire.
Aumentano i contrasti fallosi ma sempre nei canoni del rispetto tra le compagini nel recinto di gioco.
Ammoniti Akpa Akpro e Cuadrado nel finale di gara.
La sestina arbitrale mostra 4′ di recupero.
La partita sembra ormai finita ma all’ultima occasione Correa con un tunnel supera l’avversario e crossa al centro. Trova Caicedo che si gira e con il destro manda il pallone in rete. Lazio che esplode di gioia raggiungendo un altro grande risultato in un momento di emergenza. Arriva il triplice fischio. Risultato giusto per ciò che si è visto in campo con i biancazzurri che ancora una volta dimostrano tanto cuore e carattere. L’arbitraggio è stato giusto con un primo tempo inoperoso mentre nel secondo Massa è stato bravo a gestire la partita salita d’intensità ma non di nervosismo.