Era una promessa, è diventato una certezza. Keita Balde Diao, voglia di volare e di continuare a stupire. Dopo un anno come quello appena trascorso, sognare è lecito. Il futuro è nelle sue mani, ha chiuso il precampionato in crescendo: aveva sollecitato delle perplessità nei primi giorni di ritiro, palesando
una svogliatezza quasi indisponente. Al suo ritorno a Roma, invece, tutto è mutato. Ha mostrato colpi prelibati e sgroppate micidiali da far brillar gli occhi. Pane quotidiano per grandi e piccini Keita, roba da poster in camera, da gigantografia sulla parete, con quel sorriso sempre stampato sul volto. Deve essere per forza di cosa la stagione della conferma, ci si aspetta molto da lui, non sono ammessi errori. Deve continuare ad essere il faro che illumina il cammino biancoceleste. Sfida ardua, certo, ma col suo entusiasmo saprà contagiare chi gli sta intorno. Parte da titolare “Keitinha”, posto sudato e guadagnato l’anno scorso. Dall’altra parte Candreva, altro asso dello scacchiere di Pioli. I due col tempo hanno instaurato un feeling innato, roba preziosa di questi tempi. Al centro uno tra Djordjevic e Klose, per Keita non fa differenza, lui continuerà a divertire e a divertirsi, sognando la camiseta roja. Come riporta l’edizione odierna del Corriere dello Sport infatti, Balde Diao è in attesa di acquisire il passaporto spagnolo: cresciuto in terra iberica, ma con origini senegalesi, spera in una chiamata dell’Under 21, possibile solo quando tutte le pratiche verranno formalizzate. “Sogno di essere tra i migliori giocatori del mondo e di vincere il Pallone d’Oro. I miei campioni preferiti? All’inizio mi piaceva Patrick Kluivert, poi Ronaldo e Ronaldinho, tutti grandissimi calciatori”. È un predestinato. Ancora di salvezza per tornare a volare insieme.