Attenzione, contiene spoiler.
Anno nuovo, vita nuova. Si può dire? Ehm, forse non ancora, forse bisogna aspettare il derby che da sempre pare "la partita della svolta", buttata lì in ogni momento utile nel corso della stagione. Ma poi, oltre l’orgoglio cittadino già ampiamente conquistato, ‘sto derby è davvero così vitale? Questione atavica incisa nel DNA. Raga’, dal derby non se ne scappa.
Passano gli anni, le generazioni, ma la solfa è sempre la stessa.
Non pensiamo al domani e godiamoci il presente, cioè, il passato.
Simone Inzaghi è ripartito dai suoi: Caicedo, MILINKOVIC (Sì, sempre a lettere cubitali, problemi?), Alberto, Immobile, Acerbi e Lazzari, con buona pace anche di Luiz Felipe.
Forse, non ce la faccio proprio a nascondere la mia tracotante parzialità: voglio vede’ Pereira, mentre ho già dimenticato Muriqi. Lo so, "La donna è mobile qual piuma al vento".

Tra pochi giorni c’è il derby.
La domenica del Tardini è finita a taralli e vino, a proposito Djavan Anderson è vivo ed è questa la novità. Potrete continuare a chiedervi se davvero abbia transitato in campo ma, credetemi, non era un ologramma.
Mi chiedo, però, cosa ci sia di strano a vincere contro quel Parma. Non abbiamo preso un palo in piena faccia, questo è sempre motivo per gioia gaudio a gogò.
La Lazio in fondo, penso ancora, ha fatto il suo lavoro.
D’Aversa ha da sudare ancora parecchio, i suoi difensori chiamarli "difensori" è un complimento e, se possibile, gli attaccanti girano anche peggio. -Teribbbile-.
In tutto ciò però, i ducali nei primi 45 minuti hanno mostrato qualche rantolo di vita, un pericolo disinnescato dal mirabolante Reina. -Strakosha impara l’arte e mettila da parte-.
I ragazzi di Inzaghi dovevano limitarsi a fare la partita e l’hanno fatta.
Pian piano stanno rimettendo insieme i cocci lasciati da un periodo negativo dove la testa era troppo presa dalla Champions.
Tra pochi giorni c’è il derby.
Oh, chiariamoci, non che della Roma mi freghi qualcosa…. Anche se l’ho vista giocare alla pari col Gruppo Suning, Inter intendo.
Tra pochi giorni c’è il derby.
Non è scontato e non è poco perché non è facile aggiustare un giocattolo rotto. I biancocelesti ci stanno riuscendo.
Nonostante si senta la mancanza di qualche guizzo, la Lazio apre sempre a tante possibilità di segnare.
Si rende pericolosa anche se spesso, spara a salve.
Tra pochi giorni c’è il derby.
Roma, Sassuolo e Atalanta: raga’, non è robetta.
È vero che quest’anno la gang di Inzaghi è lontana da quella pre-covid che ci aveva fatti innamorare, continua a sbagliare palloni potenzialmente decisivi, vince di misura con carne tremula in difesa, ma credo fermamente che il potenziale in campo sia altissimo.
Tra pochi giorni c’è il derby.
E, possiamo fare finta di niente, ma sarà un esame importante per mettere alla prova gli alibi/convinzioni di Igli Tare.
Quella squadra "difficilmente migliorabile" che non ha bisogno di fare calciomercato in inverno.
 Tra pochi giorni c’è il derby e forse, pur fingendo che non ci freghi poi molto, lo aspettiamo più di una cena coi nostri congiunti (max 2 persone)….
Del derby non mi frega niente e non ci penso nemmeno….E’ una partita come le altre….No, Nun è vero….o forse sì…. Ca va sans dire….
Xoxo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *