La vita è tutta una questione di tempo. "Ogni cosa ha il suo tempo" recita un vecchio detto ed il calcio non è certo da meno.
C’è il tempo che ci siamo sciroppati con quell’accollo insostenibile di difesa rimaneggiata orfana del suo Luiz Felipe.
Che, per carità, avrà i suoi difetti pure lui, nessuno lo mette in dubbio, ma io giuro che non mi capacito di come scientemente si possa sostituire quando lo si ha a disposizione. Infatti, Inzaghi non c’aveva mai manco pensato. E Musacchione, drama boy, si era studiato per bene il copione del rimpiazzo modello con tutte le voci da spuntare dalla lista dei cliché Formelliani. Ci speravo così tanto che Mateo fosse diverso dal solito nosense medio del mercato invernale.
Poi c’è Marusic, che se ancora regge in quel ruolo è perché il suo modo di fare è discreto, più di un semplice riadattamento, quello è. Partita dopo partita sta dimostrando di essere uno dei pochi ad avere un reale merito, a differenza del 99,9% di quei "sostituti rimaneggiati" che l’han preceduto.
Però, però, difenZZZore si nasce e Luiz Felipe LO NACQUE. Era un calciatorino interessante pieno di garra e trash che, nel tempo, confermò queste impressioni.
Per uno così, anni fa, ci avremmo messo la firma. Ai tempi del fu Novaretti, tanto per capirci.
Luiz Felipe non ha vissuto un’annata da ricordare, ma col caiser che ha la minima intenzione di indietreggiare, i bulldozer ci vorrebbero.
Anche perché il rush finale può portarti alla goduria o alla bestemmia, ma chi non vorrebbe farne parte?!
Allora non resta che sfoderare la speranza sperando sia davvero l’ultima a morire.
E non so se conviene. O forse sì.
Non vi nascondo che in questo lungo anno trascorso tra lockdown e la speranza in qualche deroga congiunti, iniziato tra entusiasmante Champions/trashate pazzesche in campionato, il Ramos da Formello mi è mancato tantissimo.
Dire che non mi aspettavo di sentire cotanta nostalgia è una stronzata, tutti avevamo visto la difesa in campo. O, almeno, quella prima maniera senza Marusic.
Il calvario di Luiz era cominciato in estate addirittura quando, dopo un brutto intervento subito durante l’amichevole contro il Frosinone non si era ripreso a pieno.
Aveva stretto i denti per quanto possibile, ma alla fine solo uno era stato l’epilogo più logico della faccenda: l’operazione.
Lo stiamo aspettando. Dapprima si pensava alla gara contro il Napoli, poi quella contro il Milan, sino ad una data abbozzata, ovvero quella contro il Genoa.
Dare tempo al tempo, il tempo però rema contro.
Ci siamo?
Come ha raccontato il Corriere dello Sport, parrebbe filtrare più che tiepido ottimismo sulla condizione del difensore.
Rientro a piccoli passi, ci sarà nel derby, stando a mormorii di corridoio e mister Inzaghi spera di portarlo in panchina già da sabato a Firenze.
È sceso in campo con il resto della squadra per la consueta seduta di allenamento e fino a venerdì avrà modo di lavorare a pieno regime, poi il tecnico piacentino valuterà se portarlo in trasferta o meno.
Forse facciamo tutto da soli, ce la cantiamo e ce la suoniamo.
L’importante è crederci, oh.
Almeno ho smesso di fare la Drama Queen e di essere una sana dispensatrice di ansie. E’ giusto che ci sia pure un pizzico di angoscia, adesso si deve spaccare il mondo in due.
E poi ci sarebbe Luiz Felipe ancora, come potrei non amarlo!
Simplemente, Xoxo