Era prevedibile e così è andata: il nuovo capitano della Lazio è CIRO IMMOBILE.
Fascia al braccio a uno uno che, proprio male male non gli sta, diciamo.
Con l’addio di Lulic – still miss you- era tempo di dare vita ad una nuova era con un nuovo capitano in campo e Maurizio Sarri ha fatto quella che ritiene la scelta migliore: la fascia al bomber di Torre Annunziata. Infatti, salvo sorprese, sarà lui il nuovo leader biancoceleste.
Una roba meritata, la sua. Non solo per aver segnato una valanga di reti, particolare che lo ha sempre contraddistinto in questi anni, ma anche per l’innegabile spirito di sacrificio con cui ha affrontato ogni partita senza mai tirarsi indietro.
Dapprima uomo e poi CALCIATORE con gli attributi che si porta appresso una bella storia di riscatto che potrebbe servire come esempio per chi nei suoi panni, dopo le parentesi estere infelici, forse avrebbe smesso di sognare in grande. E invece lui no, ha saputo rimettersi in gioco.
È diventato capitano il più amato dai tifosi, senza muovere lamentela alcuna.
Per quanto mi riguarda, Immobile partiva allo stesso livello di Milinkovic né più né meno in materia di talento e attaccamento alla maglia.
Pochi altri hanno mostrato di possedere quella forza d’animo davanti le critiche INSENSATE che si era trovato ad ascoltare durante gli Europei e la sua grinta, per me, va oltre a tutto il resto.
Aveva scritto su Instagram rispondendo alla moglie Jessica:
"Vita mia i sogni si avverano contro tutto e tutti. Siamo Campioni d’Europa e Scarpa d’Oro, si attaccano al c…o tutti".
Concetto poi ribadito nelle storie: "Continuate a parlare, nel frattempo continuo a vincere. Magnatev’ u limone".
Quello che mi ha sempre convinta di lui però, è la sua umiltà, una dote assai rara in un contesto come il calcio dominato da gossippate e gare al tatuaggio più estremo, o alla ricerca dell’uscita con la bonazza di turno.
Ed il suo essere "genuino" lo ha portato lontano, se lo è meritato proprio.
Il "premio" che la Lazio gli ha riconosciuto conta più di una vittoria.
Un campionato che si aprirà con il lancio di un nuovo allenatore ed effettivamente hanno fatto bene a celebrare in grande stile l’agognato inizio, con le più grandi speranze in tasca che la gente biancoceleste ricordi da chissà quando ad oggi.
Facci la grazia, adesso Ciru’, continua a segnare come ‘n assassino, a regalarci gioia gaudio e, soprattutto, falli zittire a tutti quelli lì. Thanx.
Simplemente, Xoxo.