Devo dire che era da parecchio tempo che non provavo il brivido di guardare una gara di Europa League. Sarà che faccio parte di quei tifosi "viziati" che o era Champions, o quasi non valeva manco la pena di accendere Sky e tutto il cucuzzaro via streaming. (Su DAZN, prego per voi)
Ho passato il tempo tra partite di cui non mi importava assolutamente niente, senza capire che l’Europa League è molto più della sorella sfigata della Champions: è qualcosa che forse puoi davvero provare a….
Almeno con Sarri… Almeno con Sarri… ed ogni riferimento a fatti realmente accaduti o persone realmente esistite, NON è da ritenersi puramente casuale.
But…
Insomma, già dalla prima gara avevo ricominciato a fare il tifo spudorato, quello pieno di parolacce e strilli, quello bello, quello con una certa ansia che ti piglia quando speri di arrivare su un podio finale e ci spererai per mesi.
Sapete da cosa capisco che di questa edizione mi importa assolutamente?
Dal fatto che sostanzialmente amo Sarri, amo il ritorno di PIPE (altro che Correa, ciao Gioacchino, O mia bella Madonnina), ma soprattutto per i tifosi tornati allo stadio. Finalmente possiamo rapportarci agli altri, specie dopo condizioni estreme di privazione come quelle COVID/PANDEMIA/ISOLAMENTO/COLORAMO LE REGIONI/CE L’HAI L’AUTOCERTIFICAZIONE.
La Lazio senza maschera Pirandelliana si mostra semplicemente per ciò che è, anche se lo so pure io, dopo un derby vinto troppo facile risultare simpatici e avere la strada spianata per il consenso.
La Lazio si mostra semplicemente per ciò che è: spesso sopra le righe, a volte realmente cinica, altre "abbiocco momentaneo".
Sarri però può farcela perché nella sua paraculagine, non arriva mai alla cattiveria, poi ovvio ci sarà certamente chi lo criticherà.
Lazio-Roma è stato sostanzialmente il suo derby e quello delle risposte.
E perché probabilmente dopo averlo visto i pareggiotti, nel pubblico della capitale era scattato l’istinto tipico del disfattista medio e, spero per tutti tutti, che il buon senso torni a farla da padrone.
Una vittoria meritata, a mio avviso, contro i giallorossi per larghissimi tratti pericolosissimi. Tuttavia è stata una delle poche partite su cui davvero non c’è nulla da recriminare a nessuno.
E deve essere riconosciuto in maniera oggettiva.
Ma, ora, Ladies and gentlemen, una domanda mi resta: i biancocelesti si saranno finalmente depurati dai vecchi strascichi del 3-5-2 assimilando il SARRISMO in tutta la sua filosofia- istinto- bellezza?
La Lazio sa essere davvero FAIGA, ma anche davvero scazzata.
Alcuni calciatori trattati come i figli della serva, ma sto zitta perché la pluralità di percezioni è una delle cose più belle del calcio.
Domani c’è da battere la Lokomotiv Mosca e prendersi i primi punti del girone dopo la sconfitta rimediata in Turchia contro il Galatasaray.
Torna l’Europa League e per la Lazio è già tempo di rimboccarsi le maniche dopo il successo contro Mourinho.
Il SARRISMO dilagante è atteso in campo internazionale dopo il ko nella gara d’esordio a Istanbul.
In porta Strakosha (In becco all’aquila Thomas).
Con Zaccagni indisponibile, l’unico tarlo nella mia mente è: "ma ‘sto Basic"?
Tempo al tempo e chi ha tempo non aspetti tempo… ‘nsomma, da qualche parte, in qualche sito, mi è parso di leggere il suo nome. Non sarà un altro Pedro Neto buttato via. I HOPE.
E mentre I HOPE, pure altri sperano a Formello.
In primis aspetta la sua prima chance di stagione Stefan Radu e poi pure Patric che, invece, sembrerebbe vicino alla titolarità. O almeno così si raccontava ieri.
Cataldi e Akpa Akpro si scaldano e con loro uno tra Milinkovic e Luis Alberto. Ovvero la versione adulta di "vuoi bene più a mamma o papà ".
Pedro è praticamente già candidato per l’entrata a gara in corso e Raul Moro scalpita.
Spera, anche se in piccolo, Vedat Muriqi.
Todavia, per ora "capitolo derby" chiuso definitivamente anche tra le toccate di Zaniolo, che se qualcuno pensa si possa perdere tempo a commentare 10 secondi in più, no va beh, si torna in Europa e ciao.
Muriqi; io vivo aspettando solo te, vedo già entusiasmanti 10 minuti di sportellate all’orizzonte… i can hope!
Simplemente, Xoxo.