Ed è andata così, nel modo in cui era più giusto che andasse. E’ chiaro, ognuno ha i suoi gusti, ha le sue preferenze e magari non tutti sono stati soddisfatti pienamente dal calciomercato biancoceleste, però oltre ai gusti personali c’è una forma di oggettività.
Che ti porta a prendere atto del fatto che se un allenatore ha espresso il suo apprezzamento, beh, forse non dovremmo essere scettici noi a casa.
L’ho detto mille volte, a mio avviso Toma Basic non è il più grande talento uscito fuori, ma è sicuramente un elemento in più e, nel tempo, si potrebbe benissimo rivelare fondamentale.
Mi incuriosisce e sono certa che non sarà uno di quelli che cancelli via con un colpo di spugna e forse tra qualche anno, sarà uno di quelli che ti ricorderai comunque.
Nel bene o nel male non sarà l’ennesimo Eddy Onazi e affini.
A mio avviso è un calciatore di livello qualitativo medio/alto, elevato rispetto a quello degli ultimi anni, che porterà anche gente "sfiduciata" a guardarlo con interesse.
E dunque…
Torniamo indietro nel passato più recente.
Il suo battesimo con la nostra maglia merita di essere rispolverato.
Vittoria e gol all’esordio da titolare e più di questo, solo un amaro Lucano.
Toma Basic, contro la Lokomotiv Mosca era stato schierato dal primo minuto, aveva conquistato subito la dirigenza che aveva deciso di omaggiarlo con un post sui propri profili ufficiali.
Il ragazzo anche ha espresso la gratitudine per l’opportunità e per il sostegno da parte dei tifosi.
Tanta voglia di ritagliarsi uno spazio sotto i riflettori dopo le esperienze all’Hajduk Spalato e al Bordeaux
Basic non vuole fermarsi ed è proiettato al futuro. 24 anni e pronto per la grande occasione in carriera. Salto di qualità a 360°: campionato e club, lasciando la Ligue 1 e il Bordeaux per venire in Serie A alla Lazio.
Centrocampista croato classe ’96 in arrivo per una cifra di poco inferiore ai 10 milioni (bonus compresi).
50 sfumature….Mancino naturale, Basic ha un fisico bestiale, è alto 190 cm, centrale di centrocampo che potrebbe ricoprire il ruolo di perno centrale e pure di mezzala. La duttilità è una delle qualità che più ha colpito gli addetti ai lavori biancocelesti, il tutto unito ad una qualità nel piede sinistro davvero invidiabile.
In campo ha una buona mobilità e discreta corsa, oltre ad un ottimo calcio sui piazzati. Difetta un po’ sui tiri dalla distanza, ma un difetto dovrà pur avercelo ‘sto benedetto figliol.
Nonostante ami assolutamente marcare l’elemento “umano”, teoricamente il calcio è incentrato tutto sull’elemento tecnico ed è innegabile che nelle opzioni di formazione per Sarri, Toma giocherà un ruolo importante.
Sulla carta il croato ha tutto, appunto. Davvero tutto.
Adesso parte la gara vera, quella che conta, quella che ciascun giocatore mira a poter vincere: se tra un’ anno staremo ancora qui a parlare di lui come parametro di riferimento, come parametro di successo visti i precedenti esuberi formelliani bruciati o sprecati, allora il ragazzo se lo sarà meritato sul campo.
Avrà regalato gioia gaudio a tutto il popolo laziale.
Mi sento fiduciosa nel seguire la strada che Toma traccerà.
Con un interesse particolare.
La mia sintesi perfetta?
Eccola qui: un ragazzo giovane pronto ad un grande salto in carriera a cui auguro tutto il bene del mondo.
E concedetemi una nota finale.
Quando ho visto questo ragazzone gigantesco con tanta determinazione e belle speranze in tasca, beh, mi sono convinta.
Quando ho visto questo ragazzone dal Bordeaux ho realizzato che, qualche anno fa, Luis Alberto arrivava da esperienze fallimentari tra Inghilterra e Spagna con gli stessi sogni e con le stesse speranze in tasca. Pronto al grande salto di qualità.
In becco all’aquila TOMA, in becco all’aquila.
Di cuore.
Let It Be, o nel mio caso, Let It Cri.
Simplemente, Xoxo. 😜