Mi sto per imperticare in un discorso difficile e forse perderò il filo mille volte. Chiedo venia in anticipo.
Mi credete se vi dico che ormai, anche ad una inguaribile menefreghista dei topic trend sui social come sono, ‘sta storia della difesa "ballerina" stava diventando indigesta? Con buona pace di Luiz Felipe che stra-amo alla follia.
Davanti la porta biancoceleste è quel che è, spesso un campo di battaglia, spesso la caricatura di un reparto.
La Lazio si è cucita addosso la nomea dell’ "indifesa", chiedere a Giovanni Simeone, mentre Tare ormai ha perso ogni contatto con la realtà e vive solo in funzione del Kamenovic di turno.
Mi annoia più che irritarmi.
Ha sempre cercato, e continua a cercare, di farci passare Vavro/Wallace/Hoedt di ritorno e tutto il cucuzzaro come fenomeni incompresi dal mondo usando perennemente l’arma infida dell’illusione per cercare di zittire la tifoseria che mugugna, senza poi aver le balls di ammettere l’errore di valutazione.
Lo faceva con Vavro, lo fa ora con Muriqi.
Abbiamo visto una sfilata di elementi imbarazzanti nell’universo Formelliano che, per decretare chi fosse davvero il peggiore, ci siamo ritrovati a rimpiangere Bastos. E a mani basse per giunta.
Tanti, troppi gol incassati, un mood preoccupante, una trend che non va di pari passo con le ambizioni schiaffate a titoli pieni da Claudio Lotito a settembre. Se ne è reso conto anche Sarri
La goleade rimediate al Bentegodi, o a Bologna se volete, sono solo il sintomo che fa emergere un disagio dilagante.
Talmente dilagante da essere diventato un record di cui avremmo fatto volentieri a meno: nella storia biancoceleste si è visto di peggio solo nella stagione 1983-84.
Delle squadre più avanti in classifica nessuno ha fatto peggio.
"Gli attaccanti vincono le partite. Le difese i campionati" (John Gregory)
La Lazio già di suo, ha i suoi difetti, un po’ sprecona, un po’ distratta, ma il grande neo che non fa manco più notizia, è la difesa.
Reparto che non ha mai offerto certezze, un’ ecosistema costruito sulla base di Acerbi e Luiz Felipe da 10 in pagella e poi il vuoto cosmico.
Non si può parlare di sicurezze se estendiamo lo sguardo oltre la coppia centrale e notiamo chi li accompagna.
E sia chiaro, lo scrivo a lettere cubitali, per me Luiz Felipe Ramos Marchi è UN GRAN BEL GIOCATORE.
Ma questo non lo scagiona da alcune colpe, non giustifica alcuni errori grossolani, non rende meno penoso il copione di Igli Tare nelle varie sessioni di calciomercato.
Si ripete ormai da anni.
Non ha portato un vero altro titolare a posto fisso, l’ultima speranza Vavro al costo di 12 milioni, è l’ennesima scommessa persa.
Resto muta, meglio che non parlo.
Io queste mancanze le reputo intollerabili, vi giuro, le trovo assai peggiori dell’investimento inutile su Muriqi, perché almeno chi fa gol, alla fine della fiera, lo trovi.
Se vai sbraitando di grandi traguardi e robe varie, devi provvedere, altrimenti meglio tacere. Perché sennò poi, per tutti noi, fino a prova contraria il falso resti tu.
Del resto, ho pensato spesso che pure le comparsate europee in questi anni, siano state solamente quelle di allungare la brodaglia, perché io penso realmente che se il coppone dell’ Europa League fosse un progetto concreto, qualcuno si butterebbe sul mercato. Dai su.
Se i titolari e la panchina giocassero ad armi pari, direi che sarebbe davvero una rosa azzeccata e vincente, ma non credo sia questo il caso.
Una difesa non può essere composta da 2 titolari e riserve peraltro folkloristiche, che vengono utilizzati solo per avere gente in panchina.
Quante volte abbiamo letto "Emergenza in difesa per i biancocelesti"?
Il pericolo calci d’angolo è sempre reale.
Al termine della stagione, o almeno così si dice, la Lazio attuerà il rinnovamento della rosa. Come ha riportato il Corriere dello Sport, solo Luiz Felipe ed Acerbi saranno i punti fermi. Sempre che calciomercato non ci divida da Ramos.
Nota a piè di pagina:
A me Patric alla fine piace. Oh, se poi dovessi sbagliarmi poco male, vorrà dire che sarà buttato su piazza (calciomercato) questa estate insieme a Kamenovic.
O, forse no, ma ciò che mi consola è che di peggio non si potrà fare.
Ops, ho sfidato la SUERTE…..Perdoname por mi vida loca.
Let It Be, o nel mio caso Let It Cri.
Simplemente, Xoxo.