Quando ho letto il tweet di Muriqi -MENTALMENTE MORTO- mi so’ sentita una stronza. E, forse, in parecchi dovremmo sentirci così.
Ecco mo’ v’ho detto.
Altra giornataccia per Vedat. Nel bel mezzo del baraccume Di Bello-Lazio-Juventus, non ha purtroppo, sbugiardato gli scettici. Ha confermato, altresì, il nulla cosmico che lo accompagna da un anno a questa parte.
Troppo facile fare ironia sulla sua faccia spaesata, sul suo essere fuori luogo. Troppo facili le urla da pescivendoli per mezzo social.
La Lazio sabato ha perso, ma trasformare il Kosovaro nel capro espiatorio di tutti mali del mondo, no, dai, anche meno raga’.
È profondo trash.
Il vero problema non era la scarsa "virtù" sotto porta del gigante ex Fenerbahçe, a sminchiare il match è stato il posto vacante: il VICE Immobile non ce sta e se non ce l’hai, non tiri in porta. Con buona pace di Pedro che s’è dannato l’anima.
E, allora, mi sperticherò in mille modi possibili per ricordare che dietro la casacca c’è semplicemente un uomo. Mi sperticherò in mille modi possibili per portare avanti un’arringa sentimentale, non certo calcistica.
L’avrà pensata come me un tifoso uscito dal coro dello sdegno che andando contro il baraccume, su Twitter ha deciso di tendere una mano a Vedat.
L’attaccante ne ha approfittato per sfogarsi: "Sono morto (mentalmente)".
E poi niente, c’è che a forza di fargli terra bruciata attorno, l’unico INCOLPEVOLE per l’assenza di un secondo attaccante ha dovuto gettare mestamente la spugna di fronte a quella massa di incredibili commenti trash.
Paradossalmente nell’universo Formelliano notoriamente le cose funzionano al contrario rispetto alla realtà quando si tratta di calciomercato. E più i soggetti sono imbarazzanti, più Tare gli dà credito e finisce sempre per avere la meglio nei confronti di un calciatore educato ma, semplicemente, poco spettacolare.
Visti gli elementi di paragone, però, direi che venire descritti “poco spettacolari” in un contesto come quello della Serie A non è il peggiore degli insulti che gli si possa fare. È quasi un atto di cortesia. Ad un giocatore come Muriqi del quale balza subito agli occhi l’oggettiva inadeguatezza al gioco nostrano, basta mettere a confronto gente tipo Immobile/Pedrito/Pipe e, allora, il "non essere adeguato" davvero non è il peggiore degli insulti.
Vederlo in campo pochi minuti è servito per capire che con tutto il cucuzzaro ha poco a cui spartire.
È servito per capire che "abbastanza", non è semplicemente "troppo".
Sin dal suo arrivo gli hanno reso le cose decisamente non facili, infilandolo in un ridicolo -10 minuti a partita-.
Ridicolo se paragonato al prezzo pagato.
Ma, una volta svincolati saggiamente da quella baracconata dei 20 milioni versati al Fenerbahçe e dai meme imbarazzanti, si capisce che la colpa non è sua, altresì di…
Tutte super scommesse a lungo termine, sempre con la risposta di Tare pronta, insinuandoci così il dubbio che altro non sia che "un pippone" da spingere verso la botola per poi lavarsene le mani.
“Sono mentalmente morto”, ha scritto Vedat, quasi congedandosi ufficialmente da Formello.
Ha voluto fare, forse, la cosa più in linea con sé stesso e chiudere il percorso biancoceleste in maniera onesta, senza diventare ostile.
Siamo sinceri, quanti al posto suo avrebbero fatto sceneggiate strillando come pescivendoli contro questo o quello a favor di social e chi si è visto si è visto?
Quanti ne abbiamo visti, negli anni, seguire questo iter?
A ‘sto punto tutta la vita il garbo nonostante le perculate.
Probabilmente, come è stato detto più volte, non era il giocatore giusto nella squadra giusta.
Ma tutta la vita chi antepone l’onestà verso sé stesso.
Probabilmente non avrà conquistato nessuno, però sicuramente ha guadagnato il rispetto di chi ama vedere un po’ di normalità.
Del resto non saprei che dirvi, non so cosa succederà a gennaio, a parte l’ostinazione con cui la società si andrà a fissare sulla sua cessione nella speranza -vana- di racimolare il gruzzolo speso in partenza.
Cosa che effettivamente non è logica, o almeno non esattamente nel senso in cui intenderebbe Lotito.
Voci di corridoio raccontano di contatti tra i capitolini ed il Fenerbahçe, si tratterebbe solo di colloqui e nulla di concreto.
Tuttavia il futuro del Pirata sembra oramai inevitabilmente lontano dai cancelli di Formello.
Del resto…
In becco all’aquila Vedat, ti meriti una seconda chance che sia davvero meglio di così.
Simplemente, Xoxo.