Certo che non vorrei proprio essere nei panni di Maurizio Sarri.
Detta con sincerità, il periodo che si affronta è così delicato e così sotto le aspettative, che molti ne dovrebbero parlare con il costante terrore che hai quando cammini metaforicamente sulle uova.
Io ho paura di non riuscire a spiegare un concetto, o di poter involontariamente lasciar passare un messaggio sbagliatissimo, o di poter sembrare inopportunamente a favore di tutto il PRE; pre-campionato, pre-calciomercato invernale, o addirittura approvare tacitamente ciò che NON è stato fatto in estate.
Insomma, non vorrei proprio essere l’elefante in una cristalleria, eppure lo sono.
E se questo vale per noi che ci limitiamo a commentare da casa, non oso pensare all’ansia del mister che rischia di incappare nella giornata storta dei suoi ragazzi, nella partita affrontata con lo stesso panico di quando pesti una merd@ e lo fai con le scarpe nuove.
MAU è ben lontano dagli affacendamenti riguardanti le "compravendite", chiede solamente che sia messo in condizione di fare ciò che ama: divertirsi, allenare, vedere una squadra bella, qualunque sia il piazzamento in classifica.
MAU, non può essere bistrattato come l’ultimo dei capri espiatori, #SarriOut, fa un po’ incazzare, soprattutto perché vedo in lui l’unico rantolo di vita che ci divide dal baratro.
E tuttavia lo scoglio non lo può aggirare. Anzi, se il tecnico toscano avrà un impatto positivo sull’approccio della società, sarà proprio perché sa aspettare, con pazienza, finché non gli saranno diventate grosse come un paiolo.
Questa difficoltà, il blocco mentale in alcune partite, la mancata coscienza della realtà di chi si deve sperticare per accontentarlo, verrà affrontato -spero- a gennaio e -spero- senza momenti imbarazzanti con gli eventuali tesseramenti del primo Vavro che passa.
E siccome l’argomento è delicato, io penso che ci voglia un attimo di comprensione.
Appena Felipe Anderson è entrato in campo domenica, sui social se lo sono mangiato vivo.
Ed è proprio Pipe il primo ad esserne consapevole e probabilmente se ha scelto di tornare alla Lazio, è anche perché passettino dopo passettino, si possa ritrovare ad un livello tale che lo porterà a non subire più alcun condizionamento. Ad oggi però il condizionamento c’è e non è facendo un processo social che si risolve il problema.
Ecco, Felipe è un po’ come la Lazio in questo momento. Divide la tifoseria in due, la spacca nel centro tra coloro che sperano, e già solo agguantare gli ottavi di Europa League sarebbe una mezza figata, e quelli che oramai si sono persi nel baratro.
La Lazio è proprio come Anderson: si divide tra la bellezza e i vuoti cosmici.
Io sono una romantica, una di quelle che davanti a "Colazione da Tiffany" ancora sospira, pure dopo averlo visto una ventina di volte.
Diamo modo ai ragazzi di crescere con Sarri, di confrontarsi, cerchiamo anche di essere magnanimi davanti a qualche figura di merd@, pur ammettendo in primis che gli sfondoni difensivi mi tirano fuori una sequela di impropri che la metà basta.
E, soprattutto, lasciamo da parte i meme acchiappa like a perculata di Muriqi, non portano a nulla, assolutamente a nulla e lo dico senza buonismi o politically correct, che io non c’ho bisogno di mantenere la facciata.
Vi potrei parlare per l’ennesima volta di una Lazio a due facce, amata nel primo tempo e bestemmiata nel secondo, in base a quanto si è visto contro la Sampdoria.
But… la partita perfetta è quella che se vince, disse un dì il vecchio saggio.
La vittoria, in sé per sé, non è stata di misura, io già piena, pienissima, stra-colma del dualismo tra primo-secondo tempo. Così piena che non vorrei parlare di fuffa.
Sì ok, ok, ho capito, quando è uscito Immobile, poi Milinkovic si è preso il rosso, un po’ di colpa sul gol dei blucerchiati è di Felipe Anderson…..Resto dell’idea che Muriqi non abbia comunque colpe se per lui la maglia biancoceleste non è stata la grande chance, se è lapalissiano oramai che non potrà portare realmente dei cambiamenti, ma trovo altrettanto inutile crocefiggere questo ragazzo.
Altrimenti, ho pensato, già abbiamo iniziato proprio male, andrà a finire a schifio.
Todavia, finora il percorso in Europa League non mi è dispiaciuto, senza sussulti e senza bestemmioni.
L’ho apprezzato e se Sarri ha qualcosa da spiegare alla squadra, che la spieghi e se è necessario spiegare anche le cose banali, beh, che le spieghi.
Mi auguro di vedere show domani e non ectoplasmi, non sarebbe cortese nei confronti né di Sarri, né dei nostri.
Sennò mi spiace, avremo i sedicesimi tra le balle e THE NEXT….
Simplemente, Xoxo.