Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal mister Pioli alla stampa.
Che momento è per la Lazio?
“Delicato e importante, dove i risultati e le prestazioni in campionato non ci stanno dando ragione. Potevamo fare di più, questo ci ha tolto fiducia e convinzione. Ore dobbiamo ritrovarle. Dal punto di vista tecnico, tattico e dell’atteggiamento”.
Si vede la luce in fondo al tunnel?
“Bisogna vederla, è chiaro che dai risultati si vedono solo le cose negative. Ma io devo vedere i numeri che abbiamo a disposizione. Siamo solo a un punto in meno rispetto alla passata stagione, siamo la terza peggior difesa ma siamo la terza per tiri e cross concessi all’avversario. Certo, dobbiamo lavorare meglio su quello che lasciamo. Siamo la squadra che insieme al Napoli attacca di più e tira più volte in porta. Ma anche nei gol segnati dobbiamo stare quindi più avanti. E’ successo anche contro il Palermo, abbiamo avuto tante palle gol ma abbiamo segnato solo su rigore. Penso che lo sviluppo ci sia ma che bisogna finalizzare e difendere meglio”.
La partita di domani potrebbe essere utile?
“Dobbiamo prendere tutte le partite per dimostrare di essere una squadra e di voler uscire da questa situazione. Non è normale non aver vinto nell’ultimo mese in campionato, ora vogliamo passare il turno con un turno d’anticipo. Possiamo fare bene”.
Perché in Europa la Lazio fa meglio?
“Forse cambia che giochiamo una votla ogni tanto. Ci sta mancando la continuità, in Europa League abbiamo giocato meno. Cambiano gli avversari, abbiamo trovato squadre che giocano e creano, per le nostre caratteristiche forse è stato più facile. In Europa abbiamo giocato bene sotto tutti i punti di vista”.
Soddisfatto del gioco?
“Possiamo fare meglio, capisco che il nostro momento mentale non è dei migliori, ma non dobbiamo aver fretta di concludere l’azione. Dobbiamo muovere la palla, questo ci potrebbe dare più vantaggi. Dobbiamo ritrovare l’attacco alla porte perché è mancato nelle ultime partite”.
Sente ancora il gruppo suo viste le dichiarazioni? La decisione del ritiro di chi è stata?
“Le parole mi interessano poco, si potevano usare parole diverse, però contano gli atteggiamenti. Sto vedendo un gruppo e una squadra che vuole venirne fuori, che vuole lottare e soffrire insieme. Rimane un altro dato: noi siamo la squadra che ha corso di più domenica in tutto il campionato. Questo dipende dalla condizione, ma anche dalla voglia. Non siamo riusciti a vincere, chiaro che non siamo soddisfatti. E la decisione del ritiro è stata presa dalla società e condivisa dall’allenatore”.
In Italia le avversarie conoscono meglio la Lazio?
“Sì, è così, e quando prima dicevo a non avere fretta è perché anche domenica dovevamo spesso abbassare altri centrocampisti per avere una manovra più corale. Possiamo migliorare, però ripeto: per i numeri che abbiamo, le occasioni create sono poche. Bisogna avere più giocatori dentro l’area e fare scelte più lucide”.
Quali sono le prime cose da fare per risolvere la situazione?
“Questi giorni di ritiro servono per chiarirci, confrontarci e vedere dove migliorare. Bisogna sacrificarsi l’uno per l’altro, per noi questa cosa è determinante, soprattuto nel recupero palla. Dobbiamo tornare a un livello che non abbiamo avuto nelle ultime partite”.