milinkovic-savic

Ciao, dovete sapere che la solita logorroica-convulsiva propensa al mappazzone mia maniera di commentare, oggi ha lasciato il passo a ‘na certa ansietta.

Ciao, dovete sapere che non è affatto facile parlare di Milinkovic perché tutto ciò che di bello c’era da dire, fare, “opinionare”, l’ho spalmato in mille post in questi anni.
E, dunque, scriverò il commento più brutto per il calcialtore più bello di sempre.

Ciao, dovete sapere che io, in ogni partita, qualsiasi inquadratura in cui appare MILINKOVIC anche solo di striscio, la metterei in evidenza su DAZN.
Perché sì.

«Sono contento del gol, perché ha aiutato la squadra ed è un punto che vale un posto in Europa. Per come abbiamo iniziato la stagione, alla fine possiamo essere contenti per questo traguardo.Sono migliorato molto con il nuovo mister. Penso sia la migliore stagione, ho fatto 11 gol e 11 assist: posso dire sia la migliore».A cosa serve a questa Lazio? Un po’ di giocatori e per provare ad arrivare in Champions».
Milinkovic nel post Juventus ai microfoni di Sky.

Ciao, dovete sapere che quando luiparla del futuro con la Lazio, agli obiettivi futuri co la Lazio, me fa trema’ il cuore.
E se tira in porta all’ ultimo minuto e ci regala l’Europa League “oddiomesentomale“.
Probabilmente amo quelle eccessive sicurezze perché, chi c’ha SERGIO Nun trema e, più semplicemente, penso ogni volta: “Che culo che sei nato”.

Rega’ ma io mi sono commossa. 
Non so esattamente cosa abbiamo fatto per meritarci un’intuizione buona de Tare, ma oltre la sequela infinita di mappazzoni-strappalacrime, quando IL SERGENTE la butta dentro ed esulta riesco a vedere ancora un calcio “romantico”.
Perché non me ne frega niente del passaggetto non riuscito, dell’errore difensivo, il calcio è pure uno spettacolo e amo vivere di emozioni.
Perché, de ‘sti tempi, il pallone lo fanno i milioni, i procuratori, le indiscrezioni e non certo il romanticismo.

Vorrei parlare della poraccitudine e del gossip spicciolo, delle dichiarazioni di chi vede una Lazio senza futuro, ma mi faccio coraggio in barba alla stampa perché qui, il disagio dilagante è appena ri-cominciato. Ha già comprato un attico a Parigi, o no, probabilmente ha affittato un piano della Mole Antonelliana perché chatta con Allegri.
But…. Fidateve de me, è già stato venduto al Cittadella.

«Era prevedibile, ma spero lo facciano anche il prossimo anno…con la nostra maglia. Se Milikovic va via, cosa non facile, non andrà in Italia».
SARRI nel post partita su Milinkovic.

“Mi fai tremare il cuore, mi fai smettere di respirare”…. Pure Sarri.
Ma io mi fermo sul “cosa non facile” e respiro ‘n’ altra volta.

Ragazzo d’oro per la Lazio, uno dei centrocampisti più forti in Europa, la storia di Milinkovic-Savic si racconta facilmente.  

Oppure c’è anche l’opzione epidermica che, in generale, è un regalo di madre natura.
Quando madre natura decide di darti tutto, fisico pazzesco per fare il calciatore, piedi da ballerino per accarezzare il pallone, precisione e potenza per buttarla in porta. 
Pazzesco, per me pazzesco.

Ho simpatie ed affetti così evidenti, non riesco a nasconderli e nemmeno mi interessa provarci. 
Mi struggo, esulto e interpreto il ruolo che mi riesce meglio: so’ tifosa, non devo essere obiettiva.

Comunque, pur fingendo di non sapere che mentre lui si preparava a fare l’esamino di quinta elementare io molto probabilmente stavo festeggiando la maturità a suon di B-52 bevuti alla goccia, dico che il gusto è soggettivo. 
Nella vita si può piacere molto a poche persone e spesso nemmeno quello.
Il GUSTO è personale, sì certo. MILINKOVIC però è oggettivo e cade qualsiasi metro di paragone.

“Perché buongiorno amore è bellissimo, ma pure Milinkovic resta alla Lazio e mica scherza”.

Simplemente, Xoxo.

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