IMMENSA NORD! Da sempre la Curva Nord ha dato spettacolo, spesso imbarazzando i cugini giallorossi, dirimpettai improvvisati.
A volte il risultato in campo e lo show offerto dai giocatori è stato indegno, ma la Nord è sempre stata all’altezza: lazialità e nottate in bianco. Il derby tristemente diventato quello del silenzio è uno scenario surreale, ma noi andiamo a sfogliare un altro album di ricordi e troviamo le fotografie della vera Curva, spettacolare, perché “ mentre noi facevamo le coreografie, gli altri dovevano ancora nascere”.
CHI FA LA SPIA….- “Sud Gate”: Mentre i cugini dichiaravano il loro amore ai colori giallorossi scrivendo “Roma alza gli occhi e guarda il cielo perché è l’unica cosa più grande di te”, in Curva Nord apparve uno striscione bislacco che li mise a tacere ancora una volta : “Infatti è biancazzurro!” . Ooops!
NORD DANTESCA, CHE SPETTACOLO!- “Non ispirate mai veder lo cielo: i’ vengo per menarvi a l’altra riva, ne le tenebre eterne, in caldo e ‘n gelo” . Da Dante a noi: “ Non sperate di vedere il cielo: son venuto per condurvi all’altra riva nelle tenebre eterne , al fuoco o nel gelo”. Nel segno del Sommo Poeta , la Nord più spettacolare che mai cita Caronte ed il riferimento alla controparte giallorossa è solo uno: non aspirate alla vittoria perché al cielo non ci arriverete! Niente scudetto e niente gloria!
L’IMMENSA NORD- Secondo me in assoluto la coreografia più bella. Derby numero 142, “Morning Glory” accompagna l’abbraccio dei padroni di casa, chiaro riferimento al 26 maggio : “ che giornataccia, volevi alzarla, l’hai presa in faccia”, perché potranno esserci mille derby, ma questa data è eterna. La coreografia della Nord è un vero e proprio capolavoro, la rivisitazione della scultura del Canova “Adone e Venere”, Adone i tifosi e Venere la Lazio, dove in una carezza è racchiuso tutto l’amore ed è racchiuso ancor di più in una frase che, davvero, è da tatuaggio: “ A te ho giurato fedeltà eterna. A te darò eterno amore”.
SUCCESSE IN CURVA- Arrivò Sergio Cragnotti, all’Olimpico davanti a più di 50 mila tifosi la nuova squadra si presenta e la Nord la accolse così: “ Benvenuti all’inferno”, inferno che odorava di Paradiso.
RISORGEREMO- Torniamo indietro ancor di più, in un momento della Lazio molto delicato. I laziali ci sono e non si nascondono, perché abbandonar la nave che imbarca acqua forse è per altri: “ Solo i vili e i mediocri conoscono la sconfitta. Noi siamo grandi e risorgeremo”. Sulla scia di quest’ultima coreografia ci possiamo accodare oggi nel momento difficile, fatto di poche soddisfazioni. Perché in fondo la Lazio non è che questo, momenti di assoluta gloria stroncati dalle più grandi batoste. In questa frase io ritrovo tutta la lazialità di cui siamo capaci, quella bella, quella sana e quella vera, oltre la contestazione, oltre il presidente, anche nello stadio del silenzio. Nascondersi è da vili e non è quello che c’ è stato tramandato da coloro che dissero “no” alla fusione. Noi ci siamo e sempre ci saremo, non importa se dalle poltrone di casa e non importa se qualcuno ci addita per assenteismo, perché anche se non dagli spalti ricordate tutti: La Lazio non è mai sola!