Comincio a commentare dicendo che oggi, ogni ragazzo mediamente coordinato, può considerarsi un calciatore dal valore stimato approssimativamente intorno ai 10 milioni.
Il “bufalometro” dovrebbe cominciare ad accendersi quando l’asticella cala al di sotto dei 5.
Sono stati presi per il culo giocatori fortissimi agli esordi, De Vrij ad esempio fu accolto nella sfiducia più totalLY.
Non è questione di simpatia o antipatia.
E’ solamente che la dirigenza presentando soggetti mediamente imbarazzanti ha attirato, negli anni, principalmente scetticismo.
Se facessi un bilancio dell’ultimo decennio, beh, al netto di tutto è più facile trovarsi davanti l’ EPIC FAIL piuttosto che il campioncino.
Sono i fatti a parlare, i numeri, la matematica Formelliana.
In questi giorni non c’era né pace e né tranquillità.
Troppa mancanza di pace e tranquillità, direi.
Così poca pace e tranquillità che mi stavo annoiando, a parte le solite fake rimbalzate da una parte all’altra tanto per scassarci i maroni. E l’ho detto alla francese.
Quale momento migliore, dunque, per lanciare la prima appassionante telenovela e le prime appassionati trashate?
Ed ecco a voi, ladies and gentlemen Marcos Antonio, 22 anni, brasiliano, centrocampista direttamente dallo Shakhtar Donetsk.
*Ha esordito da professionista in Portogallo, all’Estoril Praia, ed è stato acquistato dallo Shakhtar nel febbraio del 2019 per 3,5 milioni di euro. Era arrivato in Europa da meno di un anno, quando i lusitani lo avevano prelevato dalle giovanili dell’Athletico Paranaense. Pur avendo un’indole originariamente offensiva – e avere già esperienze come mezzala oltre che come mediano -, non è un calciatore dal gol facile: il suo record sono tre reti stagionali tra tutte le competizioni, ma la Lazio potrà lavorare anche su questo. In Ucraina Marcos Antonio ha vinto due campionati, una coppa nazionale e una supercoppa. Centrocampista completo in possesso di un’ottima tecnica di base, ha attitudini prettamente offensive grazie alla vivacità ed ai buoni tempi di inserimento in area. Può giocare da centrale in un centrocampo a 4 anche se le sue caratteristiche vengono esaltate quando gioca da mezzala in un centrocampo a 3. Per le sue caratteristiche viene paragonato a Ramires. [fonte web]
L’erede di Leiva, è praticamente un brasiliano totalmente differente. E se Lucas era bravo a seminare devastazione in campo sdraiando pure un moscerino, il ragazzo è chiamato a dirigere il gioco con maggiore dinamicità.
**Tare l’ha proposto a Sarri e ne ha ottenuto l’approvazione. Mau ne avrà parlato con De Zerbi, suo ultimo allenatore allo Shakhtar Donetsk, sono devoti a filosofie “giochiste”. De Zerbi lo utilizzava da mediano nel 4-2-3-1, ne apprezzava velocità di pensiero e di gambe, il fiuto che lo portava a inserirsi. Sarri lo testerà in ritiro a partire dal 5 luglio, se lo riterrà subito pronto gli affiderà le chiavi del centrocampo.** [fonte: Il Corriere dello Sport].
Il centrocampista, come rivela Il Corriere dello Sport, si legherà ai biancocelesti per cinque anni. Il suo ingaggio base dovrebbe essere di 900mila euro per poi salire nel corso degli anni fino a toccare gli 1,4 mln.
La cosa che più mi spezza in questa telenovela poco acclamata delle “Intuizioni de Tare” , sono alcuni tifosi che vomitano astio sui social e, calciatori anche giovani, vengono buttati in mezzo ai peggiori teatrini. E con sdegno, pure. Come se ne fossero parte integrante.
Che Tare ci marci ampiamente da anni su acquisti posticci, è cosa nota. Ma ho come l’impressione che la situazione vada a discapito di chiunque ne sia coinvolto.
Al momento dell’annuncio su Marcos Antonio, è abbastanza oggettivo che qualcuno si sia dato un gran da fare per creare hype e mi auguro saranno più le dinamiche in campo che il solito patetico hype.
E, onestamente, almeno per una volta spero che questo sia solo l’antipasto.
Perché tra tutti gli scenari che si possono aprire col suo ingresso, quello che lo vede diventare l’ennesimo bluff è sicuramente il più noioso.
Ma che mi frega, tanto so già che andrà avanti il trash, l’estate passata tra rozzi catfight e picchi di barcaccume indimenticabili.
Abbiamo altri mesi da riempire, urgono nuove idee.
Comunque lo devo confessare: posto che i repentini acquisti senza trattativa infinita mi risultano affidabili quanto l’oroscopo di Paolo Fox, io a ‘sto Marcos non riesco volergli male.
Anzi, mi pare pure un bravo ragazzo.
Siate magnanimi e concedetemelo, su.
Almeno per quell’aura buonista che mi sono cucita addosso e che mi impedisce di prendere la minima posizione per le prossime ore. Ma da quando quest’aura me la scrollerò, tornerò a fregarmene di tutti e dire ciò che penso anche quando costa la perdita dei consensi.
Note a margine….
Io non so chi sia Marcos Antonio, non l’ho mai manco visto giocare e considero i video su YouTube -3 minuti di giocate a caz*o random- “veri” come i leggins che promettono di rassodare il didietro.
Ammetto con candore di non conoscere manco alla lontana, né tantomeno posso parlare del suo gioco , ma sarò sempre dalla parte dei ragazzi giovani con tante speranze in tasca.
Mi ricorda un altro ragazzo giovane, costato 8 milioni, brasiliano e sconosciuto: oggi quel ragazzo è il mio preferito e lo chiamo PIPE.
Per il resto, prendetevela con il messaggio e non col messaggero.
In becco all’aquila Marcos, davvero davvero col cuore.
Simplemente, Xoxo.