Chi mi conosce bene lo sa, io in fondo sono una persona semplice che si emoziona con poco.
Lascio da parte critiche ed ironia per limitarmi ad augurare il meglio ai ragazzi giovani e nella sostanza lo farò anche questa volta perché, lo dico con la massima sincerità, se Bobby Adekanye riuscirà a costruirsi una carriera duratura non sarò altro che felice per lui.
Davvero, tanta gioia e serenità.
Bobby, nel pomeriggio di martedì è diventato un nuovo calciatore del Go Ahead Eagles, (squadra che milita nel massimo campionato olandese), l’ufficialità è arrivata ed il giocatore ha salutato i tifosi con un post – inaspettato- sul proprio profilo social.
«Oggi saluto la Lazio e lo faccio con immenso orgoglio per aver difeso la maglia di una delle squadre più importanti del calcio italiano. Roma è una città meravigliosa e la Lazio è un club gigantesco sotto ogni punto di vista, ma voi tifosi siete stati il mio regalo più grande. Mi avete dimostrato un affetto infinito fin dal primo giorno e vi assicuro che è lo stesso affetto che ho avuto e avrò per voi, oggi, domani e sempre. Questo non cambierà. Voglio ringraziare tutti, dal primo compagno di squadra che mi ha aperto le porte dello spogliatoio all’ultimo collaboratore che ha fatto in modo che non mi mancasse nulla per poter coltivare la mia passione. Tre anni ricchi di insegnamento, a livello professionale e personale.Buona fortuna e tanto successo, famiglia. A presto. Forza Lazio!».
Go Ahead Eagles= “andate avanti aquile”. Traduzione dall’olandese. Vedi quando ci si mette in mezzo il destino?!
Ancora aquila sarà in quello di Bobby.
Detto questo, però, io non posso non essere onesta, io non posso far finta di niente e io non posso non dire che quella di Adekanye è stata, per me, una delle solite comparsate tipo dai tempi di Riza Durimisi.
No, davvero. Cioè per farvi capire la situazione non ricordavo nemmeno lontanamente dove fosse andato in prestito, se realmente avesse giocato titolare nella Lazio, era proprio la classica terza opzione messa lì in panchina a caso per riempire fare numero.
Una sola stagione (2019/2020), 11 presenze ed 1 gol.
*2020-2021 → Cadice 3 (0)
2021-2022 → ADO Den Haag 14 (2)
2022 → Crotone 4 (0)**
Ma non è che io lo avessi dimenticato perché mi sta antipatico, perché assolutamente non mi sta antipatico.
Anzi, dopo aver letto il suo post, ho pensato che questo ragazzo merita tutta la stima del mondo.
Perché pur avendo fatto un percorso di nulla cosmico alla Lazio, ha speso parole d’affetto che non erano scontate affatto.
Sarà che ho provato una bellissima sensazione leggendo. Può essere. Sarà che le persone vanno valutate nel momento dei saluti finali per cogliere le sfumature.
Può essere.
So solo che in tanti anni ho visto giocatori portati in palmo di mano essere cento volte meno riconoscenti ed emozionali. Nonostante le emozioni forti ci fossero state e da casa più o meno le avevo sempre percepite.
Ci sono stati voltagabbana epici, clacson, parametri zero di cui la scelta della fuga era palese in maniera prepotente, post al vetriolo, accuse ed offese. A debita distanza, ovviamente.
ADEKANYE è l’eccezione alla regola, che volete che vi dica.
Posto che fu un arrivo quasi senza hype il suo e ben lontano dalle fanfare, ribadisco gli auguri di una brillante carriera futura ad uno che mi sembra anche un bravissimo ragazzo e, spero sinceramente, che in Olanda possa trovare la sua strada, vivere una bella esperienza, lo dico davvero davvero col cuore.
Allo stesso modo mi auguro che i santi del calciomercato ci facciano la grazia e facciano in modo che Sarri non si debba puppare “comparse” bensì “presenze”.
Perché credo che davvero non gli basterebbero tutte le sigarette dei tabaccai di Roma.
In conclusione, oh a me Bobby fa un sacco di tenerezza , che ci posso fare.
Sono certa sia un calciatore splendido, ma deve trovare una sua dimensione nel mondo del calcio che crea turbamenti non indifferenti.
Ecco, io direi che sicuramente ha una base comunque interessante, sicuramente meno banale di molti e che ha ancora solo 23 anni. Sicuramente parecchie cose da sistemare senza affrettare i tempi, lasciamolo crescere e poi al massimo lo vanno a ripigliare come Wesley Hoedt.
O meglio, come Felipe Anderson.
Simplemente, Xoxo.