Basta un minuto, basta davvero poco a far la storia e stavolta la fa il Leicester! Piccolo , sporco e cattivo, adesso indossa l’abito del vincitore al gran ballo e diventa big tra i big.
Non importa quale siano i tuoi colori, le tue bandiere, in fondo siamo stati tutti un po’ Vardy e compagni, anche quelli che come me che ancora non sanno pronunciare bene il nome Leicester! La favola inglese è anche un po’ italiana: il miracolo infatti, è firmato Claudio Ranieri! Lo scorso anno il Leicester evitò la retrocessione in maniera quasi miracolosa, l’allenatore Pearson se ne andò in estate a causa di uno scandalo che coinvolse anche il figlio e la leadership fu affidata proprio a Claudio nostrano, reduce da un’esperienza infelice da c.t della Grecia.
Tutti si scatenarono ed alzarono un gran polverone dando il tecnico appena arrivato come colui che sarebbe stato il primo esonero in Premier League. Eppure ogni tanto le stelle si allineano in un disegno perfetto e succede quello che non ti aspetti: crollano le teorie, crollano le certezze e le regole non hanno più ragione d’essere. E’ successo tante volte nella storia del calcio, ci sono stati tanti Leicester ovunque, le piccole che diventano più grandi delle grandi. In Italia le conosciamo bene: La Fiorentina di Bernardini e sempre il suo Bologna, evidentemente era un allenatore fantastico se è riuscito a vincere due volte con le squadre meno titolate del campionato.
Il Cagliari di Riva, il Verona di Bagnoli e la Samp di Boskov, Vialli e Mancini. Soprattutto a noi caro è quel ricordo del ’74, quando un altro Leicester arrivato dal fondo passò alla storia: La grande Lazio di Maestrelli, di Giorgio Chinaglia, Re Cecconi e del presidente Lenzini. Poi a far la storia son stati sempre i ricchi ed i potenti, i sognatori son stati lasciati nell’ombra, ma ieri sera la musica ha suonato diversamente. Partita dopo partita, il Leicester si è guadagnato l’affetto di tutti quanti sintonizzati sul match di Premier League, sperando in quell’ultima defaillance del Totthenam, quasi dimenticando che stava succedendo anche altro nella nostra Serie A. La squadra di Ranieri ha acquistato solidità nel tempo facendo tremare i colossi come il Chelsea di Mou, il Manchester City, il Liverpool e si è imposta come la più temibile di tutto il campionato. Da domani tutti cercheranno di esaminare il miracolo del Leicester, ma per ora è tempo di godersi la musica e far festa. Ogni volta nel calcio si scrive un capitolo di storia e racconta che non importa da dove vieni, ma dove arriverai. Nella Premier League è stata sovvertita la regola e ci ha insegnato che non sempre domina la legge del più ricco. Se hai i soldi compri i campioni e vinci, ma se non li hai scendi in basso e noi laziali lo sappiamo bene.
Ma il Leicester ha dato speranza anche a noi “poveri sognatori” , classe operaia poco patinata, perché sono i sognatori alla fine che ce la fanno e ricordiamo che Ranieri era stato etichettato “perdente”.