Per quasi due decadi siamo stati abituati a calciatori come Novaretti che, finché stavano lì a Formello , si calavano perfettamente nella parte e si impegnavano a portare a casa la pagnotta anche a costo di ritrovarsi nei disagi random, ma una volta fuori se li scrollavano rapidamente con paraculo mestiere.
Eravamo avvezzi a difensori come Fortuna Wallace che si limitavano a presenze di circostanza, con annessa cazzata, prima di darsi alla macchia.
Certo che se a luglio scorso mi avessero detto che delle due intuizioni de Tare più costose VAVRO /MURIQI non ne sarebbe rimasto nessuno, non ci avrei creduto.
Ma le vie Formelliane sono effettivamente infinite e non mi stupirei se ci fosse dietro l’angolo Wesley Hoedt, temo che possa essere stato architettato già, pensate come sto combinata.
Bello quando ogni anno aspettavi con ansia l’inizio della sessione estiva di calciomercato e puntualmente, ogni volta, ti rifilavano il primo Jony che passava con pippozzi su “acquisto difficile e bla bla bla” che a Ferragosto avevo già ampiamente rimosso che era in corso il calciomercato.
Manco il tempo di mandare in onda i video di presentazione di Riza Durmisi che non lo vedevi più e via chiarimenti su chiarimenti relativi a cose delle quali… alzi la mano a chi gliene è davvero fregato qualcosa.
Piccola parentesi: mi ero davvero stufata di quei discorsi drammatici in cui si raccontavano percorsi difficili e tormentati, riscatti dall’ ingiusto destino.
È arriviamo al punto cruciale.
Akpa Akpro- Kamenovic-Raul Moro sono tra i “bocciati”, o simile, di Sarri nel ritiro di Auronzo di Cadore.
Se Sarri avesse lovvato Akpa, quanto ci volete scommettere che magicamente Tare avrebbe trovato il tempo di parlarne continuamente a favore di telecamera?
Di parlare anche del dato più curioso in assoluto, ovvero quello che riguarda la cifra spesa per acquistarlo che nel bilancio è salita dai 99.337 euro dello scorso anno a ben 12,7 milioni. Secondo quanto fatto sapere dal club biancoceleste, questo ammontare sarebbe comprensivo dei premi messi in preventivo nelle stagioni future al raggiungimento di determinati obiettivi. L’ivoriano aveva rinnovato il contratto con la Lazio sino al 2025.
Ca va sans dire…
Ma la situazione legata agli esuberi?
La Lazio non pensa solo agli acquisti, ma anche a sfoltire la rosa in vista della nuova stagione alle porte.
Tra gli esuberi, che però potranno servire in futuro, ci sono Raul Moro e Dimitrije Kamenović.
Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, il club biancoceleste avrebbe deciso di mandare sia l’esterno che il difensore in prestito a fare esperienza così da non farli restare ai margini in quel di Formello.
Durmisi potrebbe tornare al Brondby, mentre Jony, nella giornata di domenica, sarebbe giunto nell’hotel che ospita lo Sporting Gijon nel corso del ritiro di Alicante e si metterà a disposizione dell’allenatore, rendendo ufficiale il ritorno.
Cioè, in pratica quando è stato preso Jony si parlava di un calciatore interessante, sarebbe piaciuto al pubblico quindi intanto la società aveva lasciato le porte aperte, dato che poi ha preso atto di quanto sia a Inzaghi che a Sarri fosse indigesto pure in panchina, ora hanno facilmente deciso di sfancularlo.
In bocca al lupo, Jo’!
Escalante invece potrebbe finire alla Sampdoria.
Del resto….
Posso dire che penso non esista effettivamente il palese desiderio di botolarlo in fretta Raul Moro.
Non se ne parla come si parla dello scemo del paese, altresì, forte della convinzione di avere l’età dalla sua, il concetto è aspettare i giusti tempi.
Sarri non sembrava scontento, ma nessuno dovrebbe stupirsi del fatto che siano cambiate le dinamiche.
Non è stato mai sminuito, solamente si cerca di mandarlo “a farsi le ossa con Kamenovic”.
Scusatemi, penso che non si tende a solidarizzare con certi calciatori, seppur trattandoli come vittime della situazione.
Tirando le somme, stringendo il cerchio, facendo il punto…
direi che passiamo avanti e, possibilmente, facciamo anche un piccolo approfondimento sul secondo portiere che non è ancora arrivato.
Bene, grazie, cia’.
Simplemente, Xoxo.