Tutto è bene quel che finisce bene e la Lazio è sopravvissuta alla Cremonese non cadendo nel trappolone dello scazzo from Danimarca.
È servito un confronto con Maurizio Sarri.
«Sono deluso perché dopo 14 mesi di lavoro, e dopo questo buon inizio, mi aspettavo di avervi fatto capire che, soltanto con l’applicazione e senza superficialità, si possono raggiungere grandi traguardi. Scopritelo adesso quanto siete forti: potete fare il salto di qualità superando i vostri limiti. Se darete sempre il 100%, non ci saranno più questi cali. Altrimenti vi rimarranno grandi rimorsi».
[Il Messaggero]
Io ho sbirciato qualche commento qua e là sui social, sia dopo la gara “disaster movie” contro il Midtjylland – che raga’ troviamo un modo di pronunciarlo tutti uguali perché non se ne può più – che dopo Cremona.
Ed ho notato che a molti i festeggiamenti post gara sono apparsi costruiti, esagerati e chi più ne ha più ne metta.
A me invece la Lazio è piaciuta un sacco e mo’ vi racconto perché.
Innanzitutto sono la prima a tenere ben presente il peso dell’avversario, non è il Real Madrid e okkkkeyyyy.
Ma sfido lo stesso qualsiasi squadra, persino quella più solida, a passare indenne da una disfatta del genere in Europa League senza farsi minimamente condizionare dagli umori esterni che, per loro natura, hanno accentuato gli aspetti più negativi.
Può capitare, quindi, che per quanto il risultato possa essere sicuro – sulla carta peccheee’ Midtjylland insenga- contro la penultima in classifica e nonostante tu parta avvantaggiato perché c’hai Milinkovic e loro Escalante, dopo lo schiaffone in eurovision un po’ le paranoie ti possono prendere.
“Altrimenti saremmo solo macchine“.
L’aspetto che in tanti non hanno tenuto conto è la delusione di Sarri che, invece a parer mio, spiega molto del comportamento visto a Cremona.
Io stessa nel sentirlo dare di matto col ” ci sta un germe nello spogliatoio, faccio un passo indietro se è colpa mia, ma se è qualcuno deve andare via”, ho pensato ad una vagonata di trash senza precedenti, ma MAU è “vero” e non certo “costruito”.
Anche perché, se avesse acchittato il perfetto copioncino per la perfetta via di fuga come ho letto sostenere da alcuni, fidatevi, l’avrebbe acchittato meglio e non solo per un paio di minuti di show a favore di telecamera.
È Sarri, gli partono i cinque minuti, gli stessi che Simone dedica alle varie messinscena lacrimevoli e con Mourihno diventano apparente LEGAL DRAMA.
Vi dicevo che a me la Lazio è piaciuta e sono contenta abbia retto ad un potenziale contraccolpo, ecco.
Fortuna che a regalarci puro trash c’ha pensato Mourihno.
Per fortuna che a risollevarmi il morale ci sta sempre lui che riesce a farmi cappottare sulla poltrona.
Perché il trash crea dipendenza, lo so.
Simplemente, Xoxo.