L’analisi della partita…
“Abbiamo fatto una buona partita. Abbiamo sofferto, la fase iniziale soprattutto. Siamo andati in vantaggio, bravi per un ventina di minuti a rispondere azione su azione. Il finale del primo tempo l’abbiamo fatto troppo basso. Essendo una gara post Europa, chiaro che le squadre tendano a calare nel finale. E questo è accaduto anche alla Fiorentina. Non è un risultato da prendere al 100%, la Fiorentina ci ha creato delle difficoltà, situazioni per riaprirla. Siamo contenti per aver vinto in un campo difficilissimo, contro una squadra destinata a risalire in classifica. Appena scesi dal treno dobbiamo dimenticare tutto e focalizzarci sull’Europa”.
E sull’Europa…
“L’Europa è dura, con la formula attuale è infattibile. Non a caso ci sono 7 squadre in Europa e cinque hanno meno punto dell’anno corso. Anche all’estero funziona così, in tutta Europa. In campionato stiamo facendo un buon percorso, ma è una maratona. È roba lunga, seria, in cui ci va fortuna, mentalità, coscienza. È presto per dire quello che siamo in questa realtà. Campionato strano, diviso in due tronconi, incognite ancora maggiori”.
Per giovedì chiedete uno stadio pieno?
“Stadio pieno? Inutile farlo, i tifosi della Lazio vengono in massa in trasferta, in casa si fanno 45 mila spettatori. I nostri tifosi stanno rispondendo alla grande. Io ho ripreso la voglia di allenare in quest’ambiente e grazie a questo pubblico. Il popolo laziale è un grande popolo, la civiltà con cui ti parlano non l’ho vista da nessuna parte”.
Rendimento diverso tra campionato ed Europa?
“Non è che mi posso sentire responsabile solamente delle partite di campionato e dimenticare il resto. Dobbiamo valutare complessivamente. La solita è diversa rispetto all’anno scorso, però bisogna andare piano. Questo è un periodo buono, ma bisogna fare la stagione”.
Marusic come sta?
“Marusic come sta? Non lo so, non l’ho rivisto e non ho visto neanche il dottore. Marcos Antonio? L’ho visto abbastanza bene, chiaro che non ci potesse fare 90’, l’ultima gara completa l’ha fatta a gennaio. Cataldi ha avuto un problemino durante la notte, ho chiesto a Vecino e Luis Alberto di giocare al centro del centrocampo. Vecino quanto vi dà a livello di esperienza e qualità? È un ragazzo che ha energia mentale, fisica. Uno che la trasmette anche ai compagni. Giocatore affidabile, chiaro che per noi stia diventando un giocatore affidabile”.
Che cosa le può dare questa squadra?
“Può cercare di andare a vedere il suo vero potenziale, credo non l’abbia mai espresso in pieno per limiti di mentalità. Sarebbe bello andare a vedere chi siamo veramente”.