Quel che è parso chiaro, guardando la partita contro l’Udinese, è che il trash non mancherà di certo.
Per lo meno fino a quando, nella sessione di calciomercato invernale, rimarrà vuota la casella VICE IMMOBILE, ovvero colui che ha monopolizzato l’attacco.
Doccia gelata per la Lazio intorno alla mezz’ora del primo tempo. Ciro, infatti, si è fermato dopo uno scatto toccandosi immediatamente i flessori della coscia destra.
E sono certa che, se avessimo aspettato ancora qualche istante, Sarri avrebbe smadonnato sul serio.
E noi avremmo spaccato a mani nude il televisore, più che altro.
Evito superflui siparietti sul mistero della sfiga che infesterebbe Formello.
Ma come si fa, dico io?
Considerazioni sparse ad minchiam…
Riguardo alla porta, finalmente abbiamo tra le mani l’Ivan giusto. Di strada ne ha fatta tanta dai tempi dello Spezia, più di chiunque altro sia arrivato in estate e, sono sicura, che con la sua spiccata bravura si farà valere anche in campo internazionale. Dategli tempo.
Intanto: Provedel anche stavolta ha tenuto in piedi i biancocelesti, collezionando il quinto clean sheet di fila in Serie A.
Il portiere italiano è entrato nella classifica dei 10 imbattuti della storia biancoceleste. I 450 minuti senza subire gol valgono il 10° posto, superando Giacomo Blason che tra il 1934 e il 1940 totalizzò 419 minuti con la porta inviolata.
PROVEDEL È GIÀ RECORDEEE
LAZZARI: “Ci vuole un fisico bestiale” per resistere agli urti di Udogie. Lazzari non lo sa e continua a randellare. Dopotutto, si sa, chi desiste dalla lotta…
CASALE: io la mia monetina la punto su di lui. E voi? Certo, non si può dire che abbia spiccato particolarmente, ma gliela vogliamo concedere un po’ di emozione o no?
ROMAGNOLI : è da mesi che sono tutta LOVE per Alessio. Omo de sostanza ma senza la panza. A bello de casa!
MARUSIC : Rimembra Adam, “carpe diem”.
MILINKOVIC-SAVIC : Spadroneggia contro l’Udinese in versione wild. Riesce a guadagnarsi subito il titolo di “mejor“anche se ha mostrato accenni di nervosismo, però quando si accende fa la differenza. Mezza Udine che già non lo tollera più.
CATALDI : Senza infamia e senza lode. L’impegno ce sta tutto.
LUIS ALBERTO (dal 65′): Su quel “Vedi che aggressivo?“, “Eh ma si rompe subito il ca**o!” mi cappotto sempre sul divano.
Roba che ogni volta che non ci sta, io agogno un “LUIS suBbito“.
VECINO : Non è Leiva, ma ce va VECINO. Prende a bastonate l’avversario come non ci fosse un domani e lo fa con l’esperienza de chi è sgamato.
ANDERSON: La sua malizia abbinata alla pacatezza è una combo che non mi è mai dispiaciuta, vi dirò, anche se avrei voluto vedere il brasiliano spaccare la rete. Ma tant’è. Comunque sia, la prima maglia, pe’ mmmmeee, è sempre la tua PIPE.
IMMOBILE: Dita incrociate.
PEDRO (dal 29′) : Armato di sguardo truce, punts gli avversari con lo sguardo di uno spietato killer. Non si fa mai imbabolare dalla prima moina di uno per terra. Siate tutti Pedro. Sempre.
ZACCAGNI: Se continua così, gli perdonerò sempre tutto. Pure gli scivoloni di Lady Nasti sui social, o da Barbara D’Urso.
CANCELLIERI: Che tra gli aspiranti era quasi più prevedibile della consacrazione di Luka Romero. Ma rinunciare al caratterino fumantino alla “spacco la partita in due” visto le prime giornate, non è stata una gran mossa, secondo me. Però io ce credo ancora.
Ora non ci resta che sederci senza far rumore e aspettare che inizino a saltare i nervi. Tra Sarri che vuole riprogettare l’Olimpico ed il prevedibile trash di Mourihno, i popcorn li ho preparati.
Et vous mesdames et messieurs?
Simplemente, Xoxo.